La casa del futuro è a Zogno

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green houseZogno – Si è tenuta venerdì 3 luglio l’inaugurazione della Green House di Zogno, edificio a «impatto zero» simbolo e prototipo della bioedilizia sostenibile, nel quale si potranno sperimentare e applicare politiche innovative in campo tecnologico, ambientale e sociale. Lo «zero energy building», voluto dalla Comunità montana Valle Brembana, realizzato all’interno del più ampio progetto «Covenant of Mayors», sarà aperto al pubblico e a completa disposizione del territorio per usi di tipo formativo, culturale e didattico. Quindi, non solo un luogo di attrazione e sensibilizzazione destinato ai temi ambientali, energetici e di sostenibilità, ma anche ai caratteri propri della Val Brembana e più in generale di tutto il territorio bergamasco. La casa ecologica sarà inoltre destinata ai 38 Sindaci del Covenant, diventando così il nuovo centro d’incontro e di riferimento per tutte le Amministrazioni comunali della Val Brembana, con l’ambizione neanche troppo nascosta di esserlo anche per tutte le altre (sono 150 le Amministrazioni che hanno sottoscritto il Patto dei sindaci in Provincia di Bergamo). «L’idea è nata da un viaggio nel 2010 a Bruxelles nell’ambito del Covenant of Mayors ed effettuato insieme al consigliere del Comitato economico e sociale europeo Antonello Pezzini e l’ex sindaco di Brembilla Gianni Salvi – ha affermato il presidente della Comunità montana Alberto Mazzoleni-.

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Inaugurazione Green House di Zogno

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1Zogno – La Green House di Zogno sarà inaugurata il prossimo venerdì 3 luglio 2015 alle ore 17.00. L’appuntamento è presso l’ex area Falck in via Locatelli 111. Dopo il taglio del nastro, i saluti delle Istituzioni: il presidente della Comunità montana Valle Brembana, Alberto Mazzoleni; il sindaco del Comune di Zogno,Ghisalberti Giuliano Sindaco; e il presidente della Provincia di Bergamo, Matteo Rossi. A seguire gli interventi di costruttori e tecnici, dell’Ing. Flaccadori, consigliere delegato ai Paes della Provincia di Bergamo;

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Casinò di San Pellegrino Terme, voglia di tornare ai vecchi fasti

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casinoSan Pellegrino Terme (Bergamo), 24 aprile 2015 – Mobilitare il territorio per scuotere gli immobilismi e le resistenze di Roma. Il sindaco di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi, non arretra di un passo e conferma senza mezzi termini la sua convinzione: «Ogni progetto di rilancio della nostra cittadina non può prescindere dalla riapertura dello storico Casinò. Rivogliamo la casa da gioco». Quella che, all’inizio del secolo scorso, fu partecipe dei fasti della località brembana, frequentata da regine e aristocratici provenienti da mezza Europa, e che chiuse definitivamente i battenti, dopo alterne vicende, nel lontano 1946: aveva funzionato per meno di 40 anni (l’inaugurazione era avvenuta nel 1907) ma, tra gli appassionati del genere della prima metà del Novecento, si era trasformato in un autentico ed irrinunciabile punto di riferimento. Merito, senz’altro, anche delle vestigia nel più classico e magnifico stile liberty, firmato dall’architetto Romolo Squadrelli, tuttora visibili nella loro originaria bellezza. Un punto di forza che rende ancor più determinato il primo cittadino a perseguire il suo (e non solo suo) ambizioso disegno.

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A San Pellegrino tutta la politica lombarda si riunisce per la riapertura del casinò

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San Pellegrino Terme – Domani alle 10 tutti la politica lombarda è stata chiamati a raccolta dal primo cittadino di San Pellegrino Terme Vittorio Millesi. L’obiettivo è ottenere l’inserimento della riapertura del Casinò di San Pellegrino Terme nel decreto attuativo della Delega Fiscale. Parlamentari, consiglieri regionali lomabardi, ma soprattutto bergamaschi, l’assessore regionale Claudia Terzi e i rappresenatanti della Comunità montana studieranno come fare in modo che la riapertura della casa da gioco rafforzi l’Accordo di Programma promosso dalla Regione Lombardia nel 2007 per il rilancio turistico-occupazionale non solo di San Pellegrino Terme, ma di tutta la Valle Brembana.

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