Zogno – Dopo la variante una nuova strada per le industrie

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Zogno – Due nuove rotatorie, una nuova strada per l’area industriale, strutture ricettive e aree commerciali, ma anche parchi e un viale di accesso al centro storico che darà spazio ai pedoni. Il progetto per la «Porta di Zogno » è pronto. Redatto dall’architetto Giovan Battista De Vecchi per conto dell’amministrazione comunale di Zogno, «vuole dare una visione urbanistica a lungo termine del nostro paese», spiega il sindaco Giuliano Ghisalberti. «Tra un anno la variante in galleria sarà aperta – continua il primo cittadino – e dobbiamo essere in grado di programmare e dare un ordine urbanistico sia all’ambito privato sia a quello pubblico».

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Mvb indebolita dopo il rogo, spunta l’ipotesi della Cassa

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Valle Brembana – Da una parte l’annunciata presentazione del piano industriale, dall’altra il probabile ricorso alla Cassa integrazione in deroga. In un’ottica di rilancio dell’azienda e di salvaguardia dei posti di lavoro. Stiamo parlando della Mvb – Manifattura ValleBrembana di Zogno, dei suoi 330 dipendenti e di come affrontare il dopo-incendio (scoppiato a novembre), che ha ridotto la capacità produttiva dell’azienda tessile: dei 92 telai che contava oggi sono 50 quelli in funzione.

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Tra una settimana Manifattura Valle Brembana vuole ripartire con i telai superstiti

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logo_home_smallZogno – Pronti a rialzarsi. Dopo lo spaventoso rogo che ha distrutto, poco dopo l’alba del 1 novembre, parte dei suoi telai, la Manifattura Valle Brembana ha deciso di accelerare la ripartenza della produzione. La volontà dei vertici di Mvb è emersa ieri nell’incontro con i sindacati, in cui sono state fatte le prime stime, seppur ancora approsimative, dei danni. In realtà a Zogno non c’è mai stata una fermata totale: in questi giorni stanno lavorando una settantina dei 340 dipendenti, impiegati nei magazzini, uffici campionario, amministrazione e logistica. Ma già dalla prossima settimana, la Manifattura ha intenzione di rimettere in moto i telai «superstiti» utilizzando una sala oggi in disuso, che provvisoriamente sarà in grado di ospitare la produzione.

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Rogo alla Manifattura Valle Brembana, in sella al più presto

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Bisognerà attendere l’inizio della prossima settimana per capire come e con che tempistica il settore produttivo della Manifattura di Valle Brembana tornerà a funzionare a pieno regime. A seguito del rogo divampato venerdì mattina all’alba e che ha distrutto almeno dieci telai della sala tessitura, sono in molti a chiedersi quale sia il futuro dei lavoratori ora che il reparto rimarrà fermo per qualche giorno. «La situazione al momento è ferma – spiega l’amministratore delegato di Mdvb, Massimo Trabattonie tra lunedì e martedì stiamo organizzando tre diverse riunioni: con le assicurazioni, con la “Texma – textile machinery” (ovvero i produttori dei telai Vamatex, quelli interessati dall’incendio, ndr), e con i nostriconsulenti. Quindi si partirà con la verifica dei danni effettivi, e la sistemazione di quanto può essere riparato. Da parte nostra c’è l’intenzione di mettercela tutta e fare in modo di ripartire il più presto possibile. Contiamo di ripartire a pieno regime in 15 giorni, tempistica che ci permetterebbe di mantenere i termini previsti con i clienti, nonostante quel che è successo. La voglia di ripartire è più forte dell’incendio, e riusciremo a rispettare gli impegni con i clienti, che per noi sono molto importanti». Nel frattempo continueranno a lavorare gli altri reparti (prodotto finito e lavorazione) non interessati dal rogo, che ha invece mandato in fumo una decina di telai nella zona tessitura. L’incendio che ha causato grossi danni alla Manifattura è scoppiato venerdì mattina, a dieci minuti dalla fine del turno di notte.

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