Manifattura Valle Brembana, a 327 operai la cassa integrazione

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Zogno – I dipendenti della Manifattura di Valle Brembana potranno godere della cassa integrazione straordinaria. La positiva notizia è stata data dal sindaco Giuliano Ghisalberti in apertura del Consiglio comunale di martedì sera, come secondo punto delle comunicazioni ai consiglieri, prima di affrontare l’ordine del giorno proposto al parlamentino comunale. Situazione della Manifattura Valle Brembana di cui si è parlato ampiamente in questi mesi, una vicenda particolarmente pesante per l’economia zognese e della Valle Brembana. Rischio fallimento Era tra l’altro arrivata notizia che stesse per scattare il fallimento dell’azienda, con gravissimo pregiudizio per i lavoratori.

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La manifattura rischia il fallimento per avere pagato un mese di stipendi

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logo_home_smallZogno – Che il futuro della Manifattura di Valle Brembana fosse in bilico era noto da tempo, soprattutto dopo la presentazione a febbraio di un’istanza di concordato con riserva – meglio nota come «concordato in bianco» – al tribunale di Bergamo. Così come non era un mistero che la proprietà dell’azienda di Zogno – un nome storico del tessile, ormai in difficoltà da tempo – stesse cercando all’esterno nuova linfa economica per salvare la situazione. Ma di certo nessuno poteva prevedere che il rischio fallimento si sarebbe avvicinato perché la società ha pagato una mensilità ai propri dipendenti. Il tribunale ha notificato ai creditori della Mvb una convocazione – firmata dal giudice delegato Mauro Vitiello – per il 24 aprile, quando verrà valutata l’ipotesi di fallimento.

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Rogo alla Manifattura Valle Brembana, in sella al più presto

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Bisognerà attendere l’inizio della prossima settimana per capire come e con che tempistica il settore produttivo della Manifattura di Valle Brembana tornerà a funzionare a pieno regime. A seguito del rogo divampato venerdì mattina all’alba e che ha distrutto almeno dieci telai della sala tessitura, sono in molti a chiedersi quale sia il futuro dei lavoratori ora che il reparto rimarrà fermo per qualche giorno. «La situazione al momento è ferma – spiega l’amministratore delegato di Mdvb, Massimo Trabattonie tra lunedì e martedì stiamo organizzando tre diverse riunioni: con le assicurazioni, con la “Texma – textile machinery” (ovvero i produttori dei telai Vamatex, quelli interessati dall’incendio, ndr), e con i nostriconsulenti. Quindi si partirà con la verifica dei danni effettivi, e la sistemazione di quanto può essere riparato. Da parte nostra c’è l’intenzione di mettercela tutta e fare in modo di ripartire il più presto possibile. Contiamo di ripartire a pieno regime in 15 giorni, tempistica che ci permetterebbe di mantenere i termini previsti con i clienti, nonostante quel che è successo. La voglia di ripartire è più forte dell’incendio, e riusciremo a rispettare gli impegni con i clienti, che per noi sono molto importanti». Nel frattempo continueranno a lavorare gli altri reparti (prodotto finito e lavorazione) non interessati dal rogo, che ha invece mandato in fumo una decina di telai nella zona tessitura. L’incendio che ha causato grossi danni alla Manifattura è scoppiato venerdì mattina, a dieci minuti dalla fine del turno di notte.

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Manifattura Valle Brembana, rogo all’alba: tessitura in fiamme, produzione ferma

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logo_home_smallZogno – Un grave incendio, poco dopo le 6 di venerdì mattina, si è sviluppato all’interno della zona di tessitura della Manifattura di Valle Brembana, in via Poli a Zogno. Sul posto sono intervenuti immediatamente, con 7 automezzi, i vigili del fuoco delle compagnie di Zogno, Bergamo e Madone e i carabinieri di Zogno con una pattuglia radiomobile. L’incendio sarebbe partito da un telaio per poi diffondersi rapidamente anche sugli altri macchinari, coinvolgendo un’area di circa 4mila metri quadrati: alcuni degli operai che stavano svolgendo il proprio turno di lavoro hanno provato a spegnere le fiamme ma tutti i tentativi sono risultati vani.

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