Gimondi non si rassegna Voglio la mia corsa

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Sono passati solamente tre mesi da quelle magiche giornate di fine settembre, quando la terra sembrava ruotare attorno a Felice Gimondi e ai suoi gloriosi 70 anni. L’evento era stato festeggiato in mille modi: la serata al Centro Congressi con due ore di diretta tv sui ca- nali sportivi della Rai; la partenza da Bergamo del Giro di Lombardia con attraversamento del paese natale di Sedrina; la Gimondibike disegnata attraverso i prati e i sentieri della ubertosa Franciacorta; la cena di gala organizzata in Città Alta dalla Bianchi alla presenza dell’intero corpo aziendale, dal presidente Salvatore Grimaldi alle piu’ umili maestranze. E lui, Gimondi, un po’ frastornato ma felice e sereno, aveva accettato di buon grado quelle dolci torture imposte dalla popolarità. Subito un tavolo di lavoro Di quelle bellissime ore c’era ancora nell’aria l’eco, quando il vento impetuoso del 2013 s’e’ portato via tutto con l’inattesa notizia che il nostro e altri giornali hanno dato ieri: la sospensione, almeno per quest’anno, della Granfondo Felice Gimondi. In genere, quando una corsa, o una qualsiasi manifestazione pubblica vengono sospese, la ragione va ricercata principalmente nelle difficoltà di budget, sempre presenti ma acuite in questi ultimi anni dalla crisi economi- ca che attanaglia il Paese. Il caso della Granfondo Gimondi è diverso: Noi non abbiamo mai preso un euro dagli enti pubblici – ribadisce, facendo seguito al comunicato di lunedi’, il promoter Beppe Manenti – per chè la nostra manifestazione si è sempre autofinanziata con i proventi delle iscrizioni. Per cui non è una questione di soldi. Il grosso problema sono le autorizzazioni, in particolare quelle relative alla percorribilità delle strade.

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Felice Gimondi, la gara in bici la faceva in auto

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granfondoI furbetti della bici inchiodati dalla tecnologia. Gli organizzatori della scorsa gara ciclista “Felice Gimondi” (amatoriale, sottolineiamo) rendono noto un aspetto curioso: 47 persone sono state squalificate al traguardo perché avevano barato. Dall’anno scorso il cronometraggio della Gran Fondo è affidato alla società Tds – spiegano – che utilizza un transponderattivo permonitorare i ciclisti lungo l’intero percorso. Così si è scoperto che in 47 casi su 3600 partecipanti, i ciclisti hanno cercato di fare i furbi. C’ è chi è partito molto più avanti dello start e qualcun altro ha addirittura gareggiato con due chip sperando che anche l’amico rimasto a casa riuscisse ad entrare in classifica, mentre non è mancato chi ha ceduto alla tentazione ed ha accettato un passaggio in automobile…

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Granfondo Felice Gimondi 4.500 in sella

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Dalle 14 di ieri pomeriggio è aperta al Lazzaretto la «ExpoGimondi», l’area in cui fino alle prime ombre della sera di domani farà capo il quartier generale della GM Sport, l’associazione che organizza la 13ª edizione della Granfondo Felice Gimondi, in programma domani sulle strade della nostra provincia. La «Gimondi» è l’unica prova italiana inserita nell’Uci Golden Bike, la challenge che raggruppa le migliori otto manifestazioni di otto diversi Paesi: Italia, Belgio, Spagna, Francia, Svizzera, Germania, Sudafrica e Nuova Zelanda. Già ieri diversi cicloamatori si sono presentati all’appuntamento per ritirare i pacchi-gara e per visitare gli stand. Il rituale proseguirà oggi con la distribuzione dei numeri al grosso degli oltre 4.500 iscritti: la struttura sarà operativa dalle 10 alle 19.

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