Expo: Guglielmo e Ferdy eccellenze per la Lombardia

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Valle Brembana – Uno, Guglielmo Locatelli, 83 anni proprio oggi, di Vedeseta, è un maestro-mito tra i casari, ed è il neo padre dello Strachitunt, il formaggio della Val Taleggio recentemente diventato dop; l’altro, Ferdy Quarteroni 51 anni, di Lenna, partito da una stalla, ha realizzato l’azienda agrituristica oggi più conosciuta in Lombardia, esempio di multifunzionalità e sostenibilità ambientale senza compromessi. Ormai due «mostri sacri» dell’agroalimentare lombardo: tanto da essere scelti, unici in Bergamasca, da Regione Lombardia ed Expo nella top ten delle eccellenze. Il premio – sarà consegnato il 9 maggio a Milano con una cerimonia ufficiale – si chiama «R-innovatori della Terra», ed è alla sua prima edizione, proprio in occasione di Expo, l’esposizione universale di Milano del 2015, dedicata all’alimentazione. Una vita, la loro, intensamente legata alla terra, che sono stati capaci di rinnovare e innovare. Nei giorni scorsi Matteo Mauri, responsabile delle relazioni istituzionali per Expo in Lombardia, ha visitato e comunicato il premio alle aziende di Locatelli, a Reggetto di Vedeseta, e a Quarteroni, all’agriturismo a Lenna. «Con Locatelli premiamo sicuramente il personaggio – dice Mauri – ma anche il prodotto e la sua storia. Ha saputo salvare un formaggio, lo Strachitunt, che da poco ha ottenuto anche il riconoscimento dop». Ottantatré anni, fin da quando era bambino Locatelli produce le migliori forme di Strachitunt all’alpeggio alla Sella e ai Piani di Artavaggio, sopra Avolasio di Vedeseta.

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Mungere ancora a mano? Valore da tramandare

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Vaslle Brembana – Mungitura a mano vera anima del contadino. Quella che ti consente una sostenibilità ambientale, di avere ancora un rapporto vivo con l’animale e valorizzare le piccole produzioni d’alpeggio, di qualità eccelsa. Nicolò Quarteroni, 20 anni, di Lenna, ne sa qualcosa. Sabato scorso, alla fiera di San Matteo aBranzi, mungendo dalla sua vacca Giardi, 10,7 litri di latte in tre minuti, ha letteralmente stracciato il record fissato nel libro dei Guinness (4,5 litri in due minuti). La mungitura a mano? «Non solo una passione. Anzi, soprattutto un antichissimo valore da tramandare, fatto di fatica e sacrificio», dice Nicolò, allevatore nell’azienda di papà Ferdy, ma anche studente in Lettere. Perché non l’Agraria? «Perché la facoltà umanistica – dice – mi consente di comprendere meglio il rapporto tra uomo e territorio».

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Mungitura a mano Nicolò mondiale 10,7 litri in 3 minuti

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Fiera-Zootecnica-Branzi17Valle Brembana – Più forte della sua emozione, della paura di sbagliare e soprattutto più forte del Guinness dei primati. Letteralmentestracciato. Nicolò Quarteroni, 20 anni, di Lenna, è il re – a questo punto mondiale – della mungitura a mano delle vacche. Nella tradizionale sfida disputatasi ieri mattina alla Fiera di San Matteo a Branzi ha superato persino il primato mondiale: in tre minuti ha munto 10,7 chilogrammi di latte (pochissimo in meno, in termini di litri) «cancellando» l’attuale record, quello ufficiale, fissato sul sito guinnessworldrecords appartiene a un allevatore di Saluzzo (Cuneo) che nel maggio 2012 riuscì a mungere 4,5 litri in due minuti.

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Branzi capitale dei Formaggi con la Fiera di San Matteo

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Presentazione-San-Matteo5Branzi – Formaggi, ma non solo. Il 20, 21 e 22 settembre, all’area fieristica di Branzi si terrà la «Fiera di San Matteo», kermesse che farà rivivere l’antichissimo incontro tra allevatori e produttori delle Orobie che qui, fin dal 1700, si davano appuntamento per mettere in mostra e vendere i loro gioielli caseari. La fiera di quest’anno, oltre ai tradizionali appuntamenti legati al mondo dei formaggi (il programma in allegato), offrirà ai visitatori la possibilità di riscoprire angoli particolarmente suggestivi del paese. La presentazione ufficiale si è tenuta venerdì 13 settembre nel locale «L’Alimentari» di via Tassis, in Città Alta, dove Francesco Maroni, patron dell’iniziativa, ha esposto le novità dell’edizione numero nove. Un evento che, come anticipato, si espande e va oltre i confini dell’area fieristica: un bus navetta, infatti, condurrà i turisti tra le casere e in alcuni borghi dimenticati ma ancora di grande fascino: qui artigiani, artisti e casari saranno al lavoro come un tempo.

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