Serina, la Notte bianca fa felici bar e negozi

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serinaMigliaia alla festa. Soddisfatti i commercianti: Da ripetere anche lontano da Ferragosto. Un lungo applauso ha concluso, venerdì sera, i 25 minuti di fuochi d’artificio, momento clou della festa del villeggiante e della «Notte bianca» di Serina. Migliaia le persone che tra bar aperti e spettacoli fino a notte hanno affollato il centro turistico. «Siamo soddisfatti per l’esito della serata – commenta la presidente della Pro loco Antonella Belotti – in particolar modo per la tanta gente». «È una manifestazione sicuramente da ripetere» aggiunge il sindaco Michele Villarboito. E proprio il primo cittadino e la presidente della Pro loco hanno consegnato a due villeggianti la pergamena come ringraziamento per la fedeltà turistica. La prima a Laura Cerri, 86 anni di Milano, che viene a Serina in vacanza dal 1947: «Il primo anno – spiega la signora – salii con mio figlio piccolo perché me l’avevano consigliata.

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Ferragosto, tutto esaurito: assalto a valli e laghi

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Pieni ristoranti e rifugi, code lungo le strade, folla ovunque: effetti del bel tempo e del dilagare del mordi e fuggi. Boom di presenze per il Ferragosto anche nella Valle Brembana e nelle sue convalli. Un pienone che dura dall’inizio del mese – grazie anche alla meteorologia assolutamente favorevole – anche sul fronte delle escursioni in giornata, soprattutto vicino ai corsi e agli invasi d’acqua come la foce del torrente Parina nel Brembo ai Piani di Scalvino di Lenna, il laghetto dell’Algua in Valle Serina e il lago di Cassiglio.

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Nove amici scommettono sul rilancio di Carona

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madonna_del_rosarioImprenditori e villeggianti riuniti per valorizzare il paese. La stagione turistica sarà arricchita da spettacoli ed eventi. L’agenzia turistica gestisce alcune seconde case e si propone di recuperare il rifugio Terre Rosse. Non solo neve e nuove seggiovie. Il rilancio turistico di Carona parte anche da un gruppo di imprenditori locali e da villeggianti originari del piccolo centro dell’alta Valle Brembana. Spettacoli di richiamo, a partire dai «Fichi d’India» attesi il 25 aprile, un ufficio informazioni all’ingresso del paese, la riconversione in vero rifugio del bar-ristorante «Terre Rosse» (conosciuto come rifugio ma, di fatto, senza camere) e la gestione degli affitti, ovvero delle seconde case di Carona, vuote per la maggior parte dell’anno: sono questi i punti attorno i quali Claudio Agosta, 41 anni, commerciante milanese, da una decina d’anni proprietario di uno chalet nel centro turistico dell’alto Brembo, ha riunito altri otto amici, altrettanti imprenditori pronti a mettersi in gioco per lo sviluppo di Carona, in inverno e in estate.

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Il Comune aprirà un rifugio a Cespedosio

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Pronto il progetto. I costi a carico di alcune aziende. Minoranze critiche sull’iniziativa. Il Comune di Camerata Cornello aprirà nella frazione Cespedosio, a 1.000 metri di quota e ai piedi del Venturosa, un rifugio escursionistico. Con tale definizione le Regione indica i rifugi oltre i 700 metri ma raggiungibili da una strada (in Val Brembana, per esempio, ce ne sono a Valtorta e Roncobello). Del progetto, già approvato dalla Giunta, si è discusso, nell’ultimo Consiglio comunale, grazie a una mozione presentata dalle due liste di minoranza. A illustrare l’iniziativa è stato il vicesindaco Gianfranco Lazzarini: «Il rifugio sarà di proprietà del Comune ma per l’Amministrazione la realizzazione sarà a costo zero – ha detto –. Siamo infatti, in trattativa, con imprenditori della zona disposti a costruire il rifugio che dovrebbe essere pronto nel 2009. L’obiettivo è quello di rivitalizzare la parte alta del paese e di aprire un punto logistico per gli escursionisti».

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