Variante di Zogno, lavori al 31%, la Regione: si apre nel 2014

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Zogno – I lavori per la realizzazione della variante di Zogno sono stati completati per il 31 per cento e, dunque, la strada potrà essere aperta al traffico nel 2014, come previsto. Lo ha confermato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Andrea Gilardoni, durante una visita al cantiere insieme al consigliere regionale Raffaele Cattaneo, al presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano e al vice presidente e assessore provinciale a Viabilità e Trasporti Giuliano Capetti.

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Fiera di San Matteo, boom di presenze

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La manifestazione organizzata in alta Valle Brembana visitata da 5 mila persone – Dalla Fiera di San Matteo conlusasi domenica dopo tre giorni, con almeno 5.000 presenze – produttori di formaggi e studiosi del settore lanciano insieme una rivoluzione, semplice quanto radicale: per risollevare economia e turismo della Valle Brembana occorre guardare al sistema agricolo del passato, totalmente ecologico, tipico e autonomo dal punto di vista alimentare ed energetico. E, alla fine, assolutamente genuino. Ne hanno parlato nel convegno clou della Fiera di San Matteo – sul valore della falce fienaria – Francesco Maroni della Latteria sociale di Branzi, Michele Corti, docente di zootecnia montana all’Università di Milano, Fausto Gusmeroli, docente universitario della Fondazione Fojanini di studi superiori di Sondrio, il giornalista economico, caporedattore de «L’Avvenire», Massimo Calvi, e Vincenzo Salvini, memoria storica della Valle Brembana.

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Mungitura a mano, uno studente batte il Casaro d’oro

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Branzi – Diciannove anni, studente in Lettere ma figlio d’arte. Nicolò Quarteroni di Lenna, dopo sette anni, ha rotto il dominio incontrastato di Alfio Cattaneo, vincendo la gara di mungitura a mano alla Fiera di San Matteo di Branzi, chiusasi ieri con 5.000 presenze. Per una volta Cattaneo, di Branzi, 36 anni – peraltro eletto «Casaro d’oro» per il miglior «Formai de mut» –, ha dovuto accontentarsi della posizione d’onore. Nicolò, figlio di Ferdy Quarteroni, titolare dell’omonimo agriturismo di Lenna, da papà ha imparato le tecniche della mungitura, da quella a «brac» (mano aperta) a quella a «nodel» (col pollice piegato). Una vera arte, fatta di fatica e allenamento, imparata durante le estati in Valle Inferno, sopra Ornica. «Se si vuole alimentare le vacche senza mangimi e quindi avere un prodotto veramente d’eccellenza – dice Nicolò – in alpe bisogna mungere ancora a mano. E qualcuno, chi produce vero “Formai de mut” e Bitto storico, lo fa ancora. Mungendo a mano e senza macchine si può più facilmente spostare gli animali raggiungendo prati e pascoli altrimenti abbandonati, perché le mungitrici hanno bisogno di elettricità».

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Convegno di Branzi: meno mangimi, il fieno salverà la Montagna

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Branzi – Meno mangimi industriali, più erba e fieno. Il ritorno all’alimentazione naturale, che per secoli ha caratterizzato la zootecnia, salverà l’agricoltura di montagna: ne deriveranno, rispetto alla pianura, latte e formaggi di qualità eccelsa, più sani e di assoluta tipicità, in un sistema più ecosostenibile. E da ciò ne guadagnerà il turismo orobico, sempre più alla ricerca di sapori di nicchia, originali, stanco di quelli appiattiti della produzione industriale in crisi che, per troppo tempo, la montagna ha cercato inutilmente di inseguire e, purtroppo, di imitare.

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