S.Giovanni Bianco: sfilano carri e mascherine
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Torna oggi e domani a San Giovanni Bianco il Carnevale nella terra di Arlecchino con una serie di spettacoli e la tradizionale sfilata per le vie del paese. Il primo appuntamento è stasera, alle 21, al cineteatro dell’oratorio, con lo spettacolo proposto dalla compagnia di teatro musicale «I ventiseinovantanove» dell’alta Valle Brembana: la compagnia proporrà il musical «Oltremare». Domani, alle 10, in piazza Martiri di Cantiglio ci sarà il concorso per la frittella più buona (iscrizioni alla Caffetteria della piazzetta, telefono 0345.41388). Durante la mattinata, per i bambini mascherati, ci sarà la possibilità di passeggiate a cavallo. Domani, quindi, a partire dalle 13,30 sul piazzale delle scuole elementari di San Giovanni Bianco, ci sarà il ritrovo di carri allegorici e maschere per la sfilata. Il corteo partirà alle 14, percorrerà il Lungobrembo, il ponte Nuovo, l’ex statale 470, viale Roma e quindi l’oratorio, dove si terranno le premiazioni.
Venerdì e sabato il musical di 35 giovani. Due anni di prove ed effetti speciali. Dopo gli spettacoli di cabaret, dopo la rappresentazione della Passione, i musical «Aggiungi un posto a tavola» e «Il canto di Natale» di Dickens, i giovani del «Lab-oratorio teatrale» di 
Sono stati ricordati, nei giorni scorsi, a Cantiglio (lungo le pendici del monte Cancervo, in Val Taleggio) i tre martiri della Guerra di liberazione dal fascismo, ovvero il comandante Giorgio Issel, Evaristo Galizzi e Marcel Jaben. 
Vincono elementari e asilo nido di Fuipiano. Gruppi anche da Zogno e Camerata. Alla fine il Carnevale di San Giovanni Bianco non ha deluso: perché le premesse non erano rosee (pochi carri e gruppi rispetto agli anni passati) ma il pubblico, complice una bella giornata di sole, c’è stato: circa 5.000 le persone che, secondo gli organizzatori della Pro loco, hanno assistito o preso parte alla sfilata. Scuole, carri e gruppi, provenienti anche da Zogno e Camerata Cornello, hanno dato vita a un corteo coloratissimo, allegro e rumoroso, che ha percorso le strade del paese, dalle elementari all’oratorio, tra due ali di folla.
