In vista dell’Expo la mela brembana sfodera il marchio

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Piazza Brembana – Qualità, senza compromessi, ma anche quantità, viste le richieste in continua crescita. È un consuntivo estremamente positivo quello dell’Associazione Frutticoltori e Agricoltori Valle Brembana (Afavb), che a Piazza Brembana, in occasione del tradizionale pranzo di fine anno, ha presentato il nuovo logo della Mela Brembana. «Vogliamo mantenere – ha affermato il presidente Davide Calvi – un’identità che metta al centro le persone e il sereno dialogo fra i circa 200 associati. L’impegno di questi 20 anni è innanzi tutto l’espressione di un’unità d’intenti che ha sommato passione e competenze. Il nuovo marchio è un biglietto da visita chiaro e riconoscibile dietro al quale c’è prima di tutto il nostro amore per il territorio e la volontà di dargli una prospettiva anche economica ». Il nuovo marchio unisce la scritta Val Brembana e la sagoma di una mela ai colori della natura, delle varietà di mele brembane e all’abito di Arlecchino, testimonial riconosciuto della Valle e del turismo bergamasco.

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Mele brembane, un marchio a tutela dei 200 frutticoltori

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SONY DSCPiazza Brembana – Un nuovo marchio per garantire qualità e territorialità. Viene presentato domenica 15 dicembre a Piazza Brembana, nell’ambito del tradizionale pranzo di fine anno, il nuovo marchio «Mela Val Brembana», promosso dall’Associazione frutticoltori e agricoltori Valle Brembana (Afavb). «Il crescente apprezzamento dei consumatori – sottolinea il presidente Davide Calvi – richiedeva un passo deciso per dare riconoscibilità ai frutti della nostra valle, per evitare che altri possano sfruttare a fini meramente commerciali l’impegno che da oltre vent’anni tanti volontari portano avanti con passione e competenza ». Questione di tutela, ma anche espressione di un patrimonio che unisce coltura e cultura in chiave di promozione territoriale. Il nuovo marchio, ideato da Paolo Lorenzo Gelmi in tandem con Radici Due Gandino, «si presenta fresco come una mela, con i colori della nostra valle». In effetti la vistosa scelta cromatica ha un fine ben preciso, mettendo in evidenza i colori della natura e quelli delle varietà di mela (Golden, Gala, Red Delicious, Renetta e Topaz) coltivate da oltre 200 frutticoltori in aree montane altrimenti destinate al degrado.

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A Branzi l’ultima fiera con le capre orobiche

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Branzi – Erano state le capre lo scorso agosto con la mostra provinciale di Roncola San Bernardo, sono ancora le capre oggi a Branzi a chiudere la stagione autunnale delle rassegne zootecniche brembane. È infatti in programma la mostra concorso dei capi di razza Orobica o di valgerola, allevati prevalentemente sulle montagne che stanno tra la Valle Brembana, la Valsassina e la Valtellina oltre che nel Comasco e da qualche tempo presenti con qualche nucleo pure in Val Seriana. Il ritorno di molti giovani in montagna, il binomio sempre più accentuato con l’attività agrituristica ha favorito la crescita dell’allevamento caprino, a maggioranza di manodopera femminile. Zootecnia minore ma significativa, e con buone prospettive per il futuro, essendo sempre più richiesta la produzione casearia del settore.

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Mele brembane promosse alla sagra “Qualità elevata”

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Mele-Valle-Brembana6Piazza Brembana – A scanso di equivoci, una certezza: la Val Brembana è la valle delle mele. Ha spazzato via i dubbi di un meteo incerto e di una stagione non ideale la quarta edizione della Sagra della mela, svoltasi nel fine settimana a Piazza Brembana e gratificata da migliaia di visitatori. La giornata di ieri, coordinata dall’Associazione frutticoltori e agricoltori Valle Brembana (Afavb) e dalla Pro loco, ha replicato il successo di sabato, certificato da un sostanziale «tutto esaurito» ai banchi vendita, ove in bella mostra c’erano tutte le varietà coltivate nei frutteti della Valle, anche oltre i mille metri di altitudine. Al mattino numerosi gli hobbisti che hanno partecipato alla dimostrazione pratica di potatura e innesto delle piante, proposta dal vivaista Luciano Zadra, giunto appositamente dalla Val di Non.

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