Nonostante il divieto c'è chi tenta la salita fino al rifugio Saba. Il sindaco di Oltre il Colle: «Metteremo una catena all'inizio. Oltre il Colle  – con divieto di accesso e con tratti coperti da lastre di ghiaccio. Ma, nei giorni scorsi, qualche automobilista ha cercato ugualmente di percorrerla, per poi ritrovarsi bloccato o di traverso.

Succede sulla strada comunale che dalla località Plassa di Alta, frazione di Oltre il Colle, sale lungo le pendici del monte Arera, verso i rifugi Saba e Capanna 2000.

«Un comportamento pericoloso – dice il sindaco Rosanna Manenti – perché la strada è chiusa e, nella parte alta coperta di neve e ghiaccio. Nei prossimi giorni provvederemo a mettere una catena all'inizio, in modo da evitare che qualcuno continui a salire». La strada, lunga poco più di un chilometro e asfaltata, inizialmente non presenta particolari problemi. «A metà tracciato, intorno a quota 1.400 metri, però – spiega un escursionista – si incontra il primo ghiaccio, al centro della carreggiata. E due tornanti prima di arrivare al rifugio Saba, il ghiaccio è su tutta la strada per circa 50 metri, compresa una curva molto pericolosa, perché nessuna auto è riuscita a superarla senza mettersi di traverso. Il tratto è molto scivoloso e, anche camminando, è difficile stare in piedi».

All'inizio della strada ci sono due cartelli di divieto ma, nei giorni scorsi, nonostante il pericolo, alcuni automobilisti sono stati visti salire fino ai 1.600 metri del parcheggio che si trova poco sopra il rifugio Saba. I lavori per realizzare la nuova strada si sono conclusi l'estate scorsa e già durante il cantiere qualcuno, in barba ai divieti, ruppe le catene per utilizzare il nuovo tracciato. «Con l'arrivo della neve – continua il sindaco – la strada sarà sempre chiusa. E, comunque, su richiesta del , provvederemo a regolamentarne l'accesso: il parcheggio in alto non può ospitare più di una sessantina di auto e quindi la strada potrà essere utilizzata solo su permesso, oltre, naturalmente, che da rifugisti e alpeggiatori».

L'Amministrazione comunale, infatti, dove ora ci sono le strutture abbandonate dei vecchi impianti di risalita per lo sci – nei pressi della conclusione della nuova strada – vorrebbe realizzare una struttura ricettiva con bar e due alloggi tipo Bed & breakfast (si chiamerà «Terrazze di Arera»). Gli edifici sono di proprietà comunale e per il recupero sono stati chiesti finanziamenti europei. «L'idea – prosegue il sindaco – è anche quella di utilizzare un piccolo bus navetta che possa trasportare gli escursionisti fino alle Terrazze».

L'Eco di Bergamo

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