Coro di proteste dei pendolari contro il divieto di transito, negli orari di punta del traffico, lungo la comunale di Stabello di Zogno. Strada che veniva spesso utilizzata come scorciatoia per evitare le lunghe code sull'ex statale, negli orari serali dei giorni feriali, o nelle mattine di sabato e domenica, soprattutto d'estate. Lo stop è stato introdotto dal Comune sabato scorso (dalle 17,30 alle 19 nei giorni feriali, il sabato e nei festivi dalle 10 alle 13, solo in direzione dell'alta Valle) per garantire più sicurezza ed evitare ingorghi lungo la via comunale per Stabello. «Il tratto di maggior congestione del traffico è da fino al secondo semaforo di Zogno – ha detto lunedì sera Andrea Gamba di Ubiale, mentre era in coda.

Stabello era una valida alternativa per evitare questo “tappo” e ora sono costretto alla coda. Per raggiungere l'incrocio per ora ci vorranno almeno 20-30 minuti». «Utilizzavo l'alternativa di Stabello per andare in alta valle il sabato o la domenica mattina – spiega Romina Pesenti di Brembilla -. A questo punto, quando ci sarà traffico, ci penserò due volte prima di spostarmi, oppure passerò per la ». Aggiunge Giuseppe Arnoldi di Taleggio, autista della Sab: «Ogni sera mi trovo incolonnato subito dopo il centro di Sedrina e per raggiungere Zogno è un calvario. Posso capire l'esigenza dei residenti di limitare il traffico ma non saprei dire se chiudere Stabello sia stata una scelta giusta.

Giambattista Micheli di San sottolinea, invece, che chiudendo la strada per Stabello, in caso di incidente sulla provinciale, non si avrà più un'alternativa. D'estate poi, quando i turisti intasano la provinciale, sarà un disastro. Qualche voce fuori dal coro c'è. E sono naturalmente quelle dei residenti di Zogno e Sedrina. Osservano Piero Ruggeri e la figlia Clara di Zogno: «La frazione così sarà più vivibile».

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