strada-avaroCusio – Gli operatori turisti dei Piani dell'Avaro contribuiranno alla manutenzione della comunale che da sale fino in quota. Così, dopo la creazione lo scorso anno della società formata dai Comuni di Cusio, e Santa Brigida, chiamata «Cos servizi e sviluppo Srl», quest'anno anche i privati scendono in campo, su richiesta della società, per far rivivere la stazione sciistica.

In questi giorni cinque privati (Remo Cattaneo della ditta che gestisce gli di risalita, Amalia Passerini del bar Baita, il gestore Oscar Paleni e il proprietario Gianni Rota dell'albergo e Paola Rovelli di Ristorobie) hanno infatti firmato un accordo con la società dei tre Comuni per finanziare parte delle spese di pulizia della strada che dal Colle della Maddalena porta agli impianti.

«Lo scorso anno il lavoro di sgombero della neve dalla strada è costato 41 mila euro, pagati in gran parte dal Comune di Cusio e Santa Brigida e per una minor quota da Ornica – spiega il sindaco di Cusio Ezio Remuzzi –. Quest'anno, vista la carenza di fondi, abbiamo chiesto un contributo ai cinque privati che lavorano ai Piani: verseranno una quota fissa annua e una percentuale in base alle spese di pulizia». «Il rilancio, fatto a piccoli passi e con la richiesta di collaborazione da parte dei privati – continua il sindaco – è sicuramente una sfida per far sopravvivere turisticamente ed economicamente il territorio».

A credere nel rilancio sono anche i sindaci di Ornica e Santa Brigida. «L'intenzione è di continuare a collaborare per lo sviluppo dei Piani dell'Avaro – spiega il primo cittadino di Santa Brigida, Carluccio Regazzoni –, perché attirando i turisti agli impianti di risalita ne beneficiano anche i commercianti e le seconde case dei paesi vicini». E dello stesso parere è il sindaco di Ornica, Gino Quarteroni: «Se il Monte Avaro sarà efficiente ci sarà una ricaduta positiva su tutto il territorio».

Versare una quota per la pulizia della strada è per i cinque gestori delle attività ricettive un sacrificio, ma anche il simbolo di chi crede nel rilancio. «Ho aderito perché sono 41 anni che gestisco l'attività e di conseguenza tengo alla rinascita della stazione sciistica» spiega Amelia Passerini del bar Baita.

«È grazie alla pulizia della strada se più clienti potranno raggiungerci – dice Rovelli di Ristorobie – ed è giusto collaborare». «Il mio auspicio è che siano coinvolte anche altre attività – aggiunge Paleni dell'albergo Monte Avaro – perché sono convinto che risentano positivamente anche loro dei turisti». E all'Avaro, quest'inverno, sono previste novità: «Vogliamo ampliare il campo scuola con l'installazione di due tapis roulant, di cui uno attivo in funzione già dalla prossima stagione», spiega infatti il gestore degli impianti Remo Cattaneo.

Arizzi

La situazione in tempo reale dei Piani dell'Avaro

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