San Pellegrino Terme senza la non va da nessuna parte, ma neppure la Valle Brembana senza lo sviluppo di San Pellegrino va molto lontano». Un concetto più volte sostenuto dal sindaco Vittorio Milesi ulteriormente ribadito durante la presentazione del programma di mandato. Nel quale emerge la necessità di «fare squadra» con gli operatori turistici e con gli altri comuni della valle. «Occorre rafforzare su basi nuove – ha detto Milesi – il rapporto di collaborazione con le associazioni degli operatori turistici e dei commercianti. Serve la nascita di una Pro loco o di un'Agenzia del turismo per l'organizzazione di eventi e la promozione del paese». E parla anche della necessità di uno sviluppo complessivo di San Pellegrino: «Un operatore privato non basterà: serve un salto di qualità anche nel modo di pensare dei nostri operatori.

E servirà un potenziamento della ricettività alberghiera: oggi San Pellegrino ha numeri ridicoli, sei e 348 posti letto. È evidente che una realtà turistica degna di questo nome e il numero delle presenze annuali stimate per il centro termale, richiedono una ricettività superiore, a San Pellegrino e in Valle. Dovremo incentivare forme di ricettività nuove, dai bed & breakfast agli agriturismi». Quindi ha lanciato la proposta di un tavolo di coordinamento «con le altre realtà vallari impegnate in analoghe operazioni di rilancio turistico. Dovranno essere condivise le iniziative in corso nei comprensori sciistici di , Piazzatorre e Valtorta».

L'Eco di Bergamo

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