serinaSerina – Appuntamento a con la tradizionale e ultradecennale Mostra concorso delle bovine di razza bruna. Un evento che catalizza la presenza nel capoluogo delle valle di alcune migliaia di visitatori creando sinergia tra settore agricolo e terziario (turismo e ), elemento focale per la vita economica di questa vallata. Il concorso dei formaggi La grande manifestazione ha avuto un prologo sabato scorso con la seconda edizione del concorso del miglior formaggio della valle, manifestazione promossa dalla Comunità montana di Valle Brembana e dal , patrocinata dalla Bcc di e Lepreno, e organizzata dall'Associazione manifestazioni agricole e zootecniche di Valle Serina, finalizzata al miglioramento ed alla della produzione casearia tipica della valle.

Hanno partecipato alla gara 8 produttori con due categorie di formaggio: il «fresco» (fino a 90 giorni di maturazione) e lo «stagionato » (oltre i 90 giorni). Ha proceduto alla valutazione una giuria di esperti coordinata da Luigi Giambarini maestro assaggiatore dell'Associazione nazionale assaggiatori formaggi. I premiati sono risultati: Giuseppe Bertolazzi di Zambla Alta di Oltre il Colle nel «fresco» e Ignazio Cartagoniste rara di di Serina nello «stagionato». In serata, poi, si è svolto il convegno sul tema «Voglia di agricoltura».

La mostra zootecnica Domani, invece, l'evento clou, con la garantita partecipazione al concorso delle bovine di circa 350 capi. La fiera di Serina è saldamente nella storia della zootecnia montana nazionale. Le prime edizioni si svolsero sul finire degli anni '20 come mostra mercato dei tori e dei torelli. Ebbe una pausa nel periodo bellico e riprese vigore nel secondo dopoguerra quando ad essere proCartagoniste furono le bovine. L'evento assunse grande rilevanza tanto che ebbe dal Comune uno spazio ad hoc, lo stesso utilizzato oggi a due passi dal centro del paese e sul quale si affaccia la sede dell'Associazione manifestazioni agricole e zootecniche di Valle Serina che cura tuttora la manifestazione.

Ricordano gli anziani che da sempre il giorno della fiera era di festa per tutta la valle. Era giorno di vacanza pure per i ragazzi che non mancano ancor oggi di visitare la fiera, e per loro arrivano in paese pure le giostre. Per dare un'idea della realtà zootecnica della Valle, vale la pena analizzare alcuni dati: le aziende operanti sul territorio sono una sessantina – di cui una dozzina certificate per la produzione casearia – con circa mille capi stallati di cui 500 in lattazione, con una produzione giornaliera complessiva di circa 80 quintali di latte di cui un terzo destinato all'autoconsumo, un terzo alla trasformazione e un terzo conferito ad una latteria sociale. Infine il programma della giornata: arrivo e sistemazione delle bovine nello spazio fiera dalle ore 8; dalle ore 9 inizio valutazioni. Premiazioni in tarda mattinata.

Sergio Tiraboschi – L'Eco di Bergamo