Serina ribelle a Uniacque, l’acqua la gestiamo noi
Senza categoria Articolo letto da 656 utenti - Pubblicato il 22 Novembre 2012Serina – «Finché sarò io a guidare questa amministrazione comunale, Serina non affiderà la gestione del servizio idrico a Uniacque. Non voglio passare come il sindaco che ha regalato l'acquedotto ad altri». Il primo cittadino leghista Michele Villarboito è categorico e non lascia spazio a molte alternative. Lo spunto è un'interrogazione scritta (da discutere nel prossimo Consiglio comunale) presentata dal consigliere di minoranza di «Comune e Comunità» Andrea Tiraboschi che chiede quali siano le intenzioni del Comune rispetto al futuro del proprio sistema idrico integrato.
«Patrimonio da difendere»
«Il paese dispone di 22 sorgenti – spiega il sindaco Villarboito (il suo mandato è in scadenza in primavera e, a Serina, non potrà ricandidarsi come sindaco) – e di un sistema idrico integrato che funziona bene, frutto della lungimiranza e di notevoli investimenti fatti in passato ma anche da noi. Un patrimonio importantissimo che vogliamo mantenere nostro. Perché mai dovremmo affidarlo in gestione a una società che, ci risulta, sia in difficoltà economiche? Vorremmo veramente capire quali sarebbero i vantaggi». «Quali garanzie di mantenere un servizio efficiente ci dà – prosegue il sindaco di Serina – vista la situazione che attraversa la società di gestione? E oggi Serina ha tariffe più basse di quelle di Uniacque. Perdipiù noi dovremmo cedere l'intero servizio idrico alla società senza un euro in cambio, visto anche che non abbiamo mutui in essere per opere sugli impianti e quindi Uniacque non dovrebbe accollarsi nessun onere regresso».
«Bollette con conguagli elevati»
«Serina è Comune socio di Uniacque – prosegue il primo cittadino – ma questo non ci costringe, per ora, a cedere l'acquedotto. La legge ci obbliga ad aderire solo entro il 1° gennaio 2015. Siccome, ora, le nostre tariffe sono più basse di quelle di Uniacque, eventualmente, ci sarà purtroppo un conguaglio sulle bollette pagate dal 1° gennaio 2007 (data, da cui, solo formalmente, per legge, il servizio è stato affidato a Uniacque, ndr)». In pratica l'utente potrebbe trovarsi in bolletta tutte le differenze in eccesso non pagate in questi anni. «Il rischio – spiega il consigliere Tiraboschi – è di avere conguagli molto alti. E poi, fuori da Uniacque, molto difficilmente si potrà riuscire a realizzare il collettamento fognario con il depuratore di Zogno, incappando nelle multe europee. Per questo abbiamo chiesto chiarimenti al sindaco».
«Dal 2005 abbiamo sottoscritto con Uniacque due accordi per realizzare il famoso collettore della val serina – replica il sindaco – ma finora non s'è visto nulla, anche nonostante le nostre ripetute richieste. Se arriveranno le multe non sarà certo responsabilità nostra. Un ulteriore motivo per non regalare la nostra acqua».
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di bergamo
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4 Risposta a “Serina ribelle a Uniacque, l’acqua la gestiamo noi”
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Inserito il 22 Novembre 2012 alle ore 21:08 GMT+0100
Una legge mafiosa OBBLIGA i comuni a dare in gestione le proprie acque ad un gestore esterno che fa pagare di più e che è quasi in fallimento (chi sa dove vanno a finire i soldi dato che è più caro) e che inoltre non mantiene le promesse date… e la cosa vergognosa è che è legge! Buona l’azione di Serina, ma anche tutti gli altri comuni brembani dovrebbero prontamente ribellarsi!!! Non arrendiamoci a questi giochi dettati dai più potenti! Società create per far sparire milioni!
Inserito il 23 Novembre 2012 alle ore 12:12 GMT+0100
Ho la sensazione che qualche politico ci stia mangiando su questa Uniacque.
Forse da parte dei comuni non ancora aderenti a questo “consorzio obbligatorio” val la pena provare a resistere a non aderire, in attesa che Uniacque vada a gambe per aria .
Inserito il 23 Novembre 2012 alle ore 16:00 GMT+0100
Se non ci fosse un giro di soldi ” strano ” non sarebbe buona cosa per l’Italia.
Stranezze per stranezze. Andate a vedere l’articolo di Rizzo, sul Corriere della sera, in merito alla riduzione dei parlamentari. Continuiamo con gli sprechi che andiamo bene!
Inserito il 3 Dicembre 2012 alle ore 13:23 GMT+0100
Secondo me però dovreste vedere la pagina dell’eco di domenica scorsa in cui Uniacque e la provincia di Bergamo spiegano il perché l’opposizione di Serina non permette di investire sul collettamento al depuratore di Zogno, rischiando pertanto una multa secca di 10 milioni più molti migliaia di euro per ogni giorni di ritardo.