Serina: servono sette milioni, chiesti aiuti alla Regione. Pronto il progetto di fattibilità, ospiterà circa 40 camere. SerinaSette milioni di euro per trasformare l'ex convento, ora comunale, in una casa di cura per pazienti psichiatrici. È la nuova scommessa 'amministrazione comunale di Serina con la collaborazione delle cooperative sociali «ProgettAzione» e «La Bonne Semence». All'interno dell'ex monastero dedicato alla Trinità dovrebbe trovare posto una residenza sanitaria per disabili con grave cerebropatia acquisita e una comunità per pazienti da ospedale psichiatrico giudiziario (ex manicomi criminali).

«È un obiettivo ambizioso ma importante per tutta la Valle Brembana e oltre – spiega il sindaco di Serina Michele Villarboito, a capo di una lista del Carroccio –. Ora siamo alle prime fasi ma l'intenzione è quella di portare a compimento l'intero progetto. Un ambiente curativo per i problemi della mente. Ora che abbiamo realizzato il progetto si passa alla fase del reperimento dei fondi necessari».

Attualmente l'ex monastero, edificato nel XVII secolo, è composto da una cinta di mura con all'interno un grande fabbricato e due giardini; accanto si trovano la chiesa e numerose sale utilizzate come locali della parrocchia. Il pianterreno da diversi anni è inutilizzato perché privo dell'impiantistica, a differenza invece del primo piano adibito per centro anziani, per l'asilo e dalle suore di Maria Bambina. Attualmente nello stabile trovano posto anche le associazioni (che, in caso di realizzazione dell'ospedale, dovranno lasciare l'ex convento) e gli ambulatori di guardia medica.

«L'idea è ottima, diverrà un polo d'eccellenza di tutta la Lombardia – ha commentato in un recente incontro pubblico il consigliere regionale Giosuè Frosio – per la salute di chi soffre questo genere di problemi. Mi sono impegnato in prima persona perché credo fortemente a quest'iniziativa, quindi anche per cercare di reperire alcuni finanziamenti dalla Regione». Il progetto di riqualificazione prevede al piano terra una palestra di riabilitazione, uffici, saune, sale destinate a massaggi terapeutici, piscine con idromassaggi, cucina e lavanderia oltre che portineria e sale a destinazione varia. Al primo piano si prevedono una quarantina di camere singole per i pazienti, mentre nel sottotetto nasceranno delle sale per attività comuni, convegni e un laboratorio. È prevista pure una riqualificazione generale di tutto il giardino esterno al convento.

Rimangono incerti invece i tempi di realizzazione dell'opera. «È doveroso investire su strutture di questo genere – aggiunge il sindaco Villarboito –. Nella comunità psichiatrica di i posti non sono mai abbastanza e molti giovani si ritrovano in case di risposo per anziani». Soddisfazione esprime anche il presidente della Comunità montana Alberto Mazzoleni: «Interventi importanti come questi vanno sostenuti da tutti, importante è mappare le necessità del territorio per evitare duplicazioni e concentrare tutte le risorse in una struttura specifica».

Massimo Pesenti – L'Eco di

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