Serina, la nuova lista civica “Rete da cedere a Uniacque”
Senza categoria Articolo letto da 418 utenti - Pubblicato il 31 Gennaio 2013Serina – Sala civica affollata a serina per la riunione sul tema del servizio idrico integrato (la cui gestione il Comune non ha ancora ceduto a Uniacque), uno degli argomenti principali su cui verterà la campagna elettorale per le prossime elezioni comunali a maggio. A organizzarla il gruppo «Futuro e tradizione per Serina» che, alle urne, sfiderà l'altra lista della Lega guidata dall'attuale vicesindaco giovanni fattori. Ad aprire la serata Andrea Tiraboschi di «Futuro e tradizione» e attuale consigliere di minoranza che ha spiegato come Serina non abbia ancora un servizio idrico integrato: «Siamo infatti sprovvisti del depuratore e le fognature vengono sversate nel torrente. E se entro la fine del 2015 non lo realizzeremo i Comuni della Valle Serina, di San Pellegrino e di Zogno dovranno pagare una multa dell'Unione Europea di circa 10 milioni di euro e un'ulteriore penale per ogni giorno di sforamento».
Il secondo problema sollevato da Tiraboschi riguarda la gestione del servizio: «Il Comune da solo non ce la fa a riuscire a mantenere un servizio adeguato per Serina», e ha aggiunto: «Saremo costretti o dal tribunale o per decisione amministrativa a passare a Uniacque». Tiraboschi ha poi presentato la proposta del gruppo che si basa sul dialogo con Uniacque e il passaggio della gestione alla società fissando tre punti: la certezza dell'investimento e la realizzazione del collettamento entro fine 2015 così da evitare la multa europea, il pagamento delle rate dei mutui preesistenti da parte di Uniacque e un'assunzione di impegni con tempi certi per gli investimenti sul territorio.
«Per evitare la multa dell'Unione Europea, affidare il servizio ad Uniacque e realizzare il collettore è l'unica soluzione. Come farebbe Serina da sola ad assumersi i costi della realizzazione dell'impianto di collettamento?». Alla serata ha partecipato anche Alberico Casati di Uniacque: «Dal 1° gennaio 2011 – ha illustrato Casati – non è più possibile che i Comuni, anche quelli sotto i mille abitanti, gestiscano in economia il servizio dell'acqua». Parlando dei tre punti fissati dal gruppo Casati ha detto: «Penso che il collettore in tre anni si possa realizzare e per questo sono stati stanziati 7 milioni. Con il passaggio ad Uniacque ci assumiamo l'onere di pagare i mutui accesi attualmente mentre non possiamo impegnarci con tempi certi per le nuove realizzazioni». La riunione è stata conclusa dai sindaci di costa serina (Paolo Cortinovis), cornalba (Alessandro Franco Vistalli) e bracca (Marco Muttoni) che hanno auspicato che prevalga la linea del dialogo.
Davide Cortinovis – L'Eco di bergamo
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4 Risposta a “Serina, la nuova lista civica “Rete da cedere a Uniacque””
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Inserito il 31 Gennaio 2013 alle ore 13:03 GMT+0100
In un anno bollette aumentate del 30%……con Uniacque
Inserito il 31 Gennaio 2013 alle ore 17:09 GMT+0100
certo per chi l’acqua non la pagava!!sara duro da digerire!!ma per i cittadini di alcuni comuni la bolletta è diminuita…
Inserito il 5 Febbraio 2013 alle ore 08:39 GMT+0100
e così, altri “magna magna ” sulle nostre spalle, da mantenere, con la scusa dei depuratori….che schifo questa italietta….
Inserito il 7 Marzo 2013 alle ore 15:54 GMT+0100
Conoscendo il problema posso anche dirvi che oltre alla dificolta oggettiva (pendenze, ecc…) di realizzazione dell’opera sul fondo valle con la cifra indicata da uniacque, i comuni limitrofi, non sono per la maggior parte del territorio provvisti di una rete di scarico che divide acque bianche e acque nere, ciò pregiudica gia a monte il possibile collettamento al futuro depuratore senza una aumento dell’investimento. in oltre la stessa uniacque non ha eseguito quasi nessuna opera in valle per quel che riguarda gli scarichi fognari, neppure per togliere gli scarichi fognari su terreni soggetti a vincolo di protezione sorgenti.