iPad-mini-2-retinaPiazza Brembana – I bambini della scuola primaria lo hanno chiamato «l'appuntamento della memoria», perchéricordare serve a guardare avanti. Passato e futuro si sono incontrati domenica mattina a Piazza Brembana sulla scalinata davanti al monumento ai Caduti per la commemorazione del 4 Novembre e per la consegna di due premi nelricordo della figura di Clelia Pizzigoni, meglio conosciuta come Mamma Calvi. Il sindaco Geremia Arizzi ha ricordato come la scuola primaria sarà intitolata proprio a Mamma Calvi per onorare la sua grandezza d'animo e, sul suo esempio, ha invitato a far crescere la cultura della pace e a impegnarsi per la comunità. La Fondazione Mamma Calvi ha consegnato proprio alla scuola primaria la di quest'anno. La somma sarà destinata al progetto «Classe digitale». Un'esperienza pilota nella , dove l'uso dell'iPad è già avviato ma solo sulla scuola secondaria di primo e secondo grado.

La classe quinta di Piazza Brembana è giunta finalista a un concorso del Politecnico di , presentando una ricerca su Mamma Calvi eseguita con l'uso delle nuove tecnologie. Il progetto della classe digitale ha portato ai ragazzi anche un altro inaspettato riconoscimento: quindici iPad che potranno essere utilizzati per l'attività scolastica. Un approccio non del tutto nuovo per gli studenti che, con le insegnanti Daniela Cortinovis, Nadia Mainetti, Viviana e Laura Melacini, hanno imparato già negli anni scorsi a ricercare, elaborare, organizzare, salvare e condividere informazioni. Il Premio della Fondazione Mamma Calvi sarà destinato all'acquisto di altri sette iPad per riuscire a fornire a ciascun alunno della classe quinta – sono 22 studenti – un proprio strumento di lavoro. La cerimonia di domenica ha visto la consegna anche di un altro premio importante, sempre intitolato a Mamma Calvi, e attribuito dall'amministrazione comunale a una persona a cui vengono riconosciuti particolari meriti.

È stato Piero , attuale sindaco di Valtorta e già presidente della Comunità montana, a ricevere il premio «per la sua lunga e proficua attività amministrativa svolta con generoso impegno per il bene della Brembana e per la realizzazione e conduzione del Centro Don Palla, impareggiabile monumento di solidarietà, di cura e amore verso gli anziani». «Quello che sono riuscito a fare – ha detto Busi ricevendo il riconoscimento – è stato un sogno che si è realizzato, quello soprattutto di poter aiutare chi ha bisogno». Accanto a Busi l'amico di lunga data Filippo Maria Pandolfi,politico più volte ministro e deputato. «Ho visitato il Centro Don Palla – ha detto Pandolfi – che è un vero segno di fraternità umana. Busi ha iniziato a fare il sindaco nel 1960, è un uomo infaticabile.

Monica Gherardi – L'Eco di Bergamo

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