San Giovanni Bianco – La scuola media «Carlo Ceresa» di . Aula magna in affitto all'azienda del paese per garantire i progetti scolastici. Succede all'istituto comprensivo di San Giovanni Bianco, da alcuni anni alle prese con scarsità di dall'amministrazione comunale. Così, per riuscire a coprire le spese, l'istituto ha concesso l'uso 'aula magna alla Smi, la principale industria di San Giovanni Bianco. Aula dove l'azienda tiene i propri corsi di formazione.

Alle famiglie chiesto dieci euro
I soldi per il regolare funzionamento dell'istituto (che comprende asili statali, elementari e medie di San Giovanni Bianco, , e ), ovvero pulizia e cancelleria, ci sono. Ciò che manca sono i fondi per i progetti, dai corsi in piscina al teatro, dai Giochi della gioventù alle iniziative di artistica. «Fino ad alcuni anni fa – spiega il dirigente scolastico – il Comune copriva anche le spese per i progetti, ora dobbiamo accontentarci dei fondi che arrivano per il normale funzionamento dell'istituto. A oggi abbiamo ricevuto 5.000 euro degli 8.000 previsti».

Per far fronte alle spese, quindi, l'istituto, per il secondo anno, ha chiesto un contributo straordinario di dieci euro alle famiglie. Richiesta a cui hanno aderito circa il 90% dei genitori dei comuni interessati e ha consentito di raccogliere 5.000 euro. Con l'eccezione del Comune di Taleggio, dove i fondi straordinari richiesti dall'istituto comprensivo sono stati direttamente erogati dal Comune che ha quindi sollevato dall'onere i genitori. I 5.000 euro complessivi raccolti, peraltro, sono insufficienti per coprire le di spesa, quantificate intorno agli 11 mila euro.

«Speriamo nella convenzione»
«Con questi 5.000 euro – continua il dirigente scolastico – riusciremo quanto meno a partire con i primi progetti, ma non saranno sufficienti». I restanti fondi dovrebbero però arrivare da una nuova convenzione che l'istituto scolastico prevede di sottoscrivere con la Smi. «Già ora – prosegue il dirigente – l'azienda utilizza la  nostra aula magna per corsi di formazione. Lo può fare in base alla convenzione stipulata per il periodo compreso tra febbraio 2011 e il prossimo febbraio. In cambio la Smi ci ha dato 6.000 euro che abbiamo utilizzato per i progetti dello scorso anno scolastico. L'auspicio, quindi, è che la convenzione, in scadenza il prossimo febbraio, possa essere rinnovata e garantire quei fondi che ci servono per i progetti».

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo