Sciopero alla Miti di Zogno contro gli esuberi
_Sanità e Welfare Articolo letto da 900 utenti - Pubblicato il 13 Marzo 2008Sciopero immediato ieri e fermata per l'intera giornata di oggi. È la decisione presa in assemblea dai lavoratori della miti Spa (Manifattura italiana tessuti indemagliabili) di zogno dopo l'annuncio di una riorganizzazione che porterebbe a 34 esuberi su 75 addetti in val brembana e a 7 su 170 a Urgnano. I lavoratori del primo turno e della giornata ieri si sono fermati subito dopo la prima assemblea, dalle 10,30 in poi. Per il secondo turno e il notturno la protesta è stata indetta per le ultime quattro ore. Oggi lo sciopero è di otto ore, con presidio dalle 8 alle 12 davanti all'azienda.
C'è molta preoccupazione, dice Luciano Baldi della femca-Cisl, ricordando come la riduzione prospettata, a ieri la procedura non risultava ancora formalmente aperta, porterebbe la tessitura di Zogno a operare con una quarantina di addetti. È un piano troppo pesante e chiaramente puntiamo a ridurre i numeri. Parlano di «forte preoccupazione» anche Elio Carminati (Uilta-Uil) ed Elisabetta Giglio (Filtea-Cgil), rilanciando la richiesta di discutere un piano industriale preciso» e ribadendo come gli esuberi, in un'azienda a prevalente manodopera femminile, vadano a colpire un territorio già in difficoltà sul piano occupazionale. L'amministratore delegato Leonardo polli aveva spiegato ieri che la riorganizzazione consente all'azienda di evitare soluzioni più traumatiche, mantenendo l'attività a Zogno e accantonando ipotesi di chiusura e trasferimento della tessitura.
L'Eco di Bergamo
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