Entro il prossimo mese di giugno allo stabilimento di Ruspino saranno almeno 20 i lavoratori assunti a tempo indeterminato con contratto di lavoro secondo la formula del «part time orizzontale “flessibile”». Lavoratori assunti tra quelli che hanno già collaborato con l'azienda con rapporto a termine, stagionale o somministrato. È il risultato concreto del percorso di stabilizzazione che azienda e sindacati di categoria (Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil) hanno concordato sottoscrivendo l'accordo per la gestione della flessibilità operativa nello stabilimento di imbottigliamento Sanpellegrino (gruppo Nestlè).

L'intesa è maturata nell'ambito del confronto che ha definito la regolamentazione del contratto part time orizzontale flessibile a tempo indeterminato e che prevede, tra i punti principali, la prestazione lavorativa media di 30 ore settimanali (dal lunedì al venerdì) pari ad un minimo di 1.560 ore l'anno. La prestazione effettiva sarà variabile nel corso 'anno solare, coerentemente con le esigenze produttive ed organizzative con possibilità di prestazioni aggiuntive rispetto all'orario teorico di 30 ore settimanali recuperabili nei periodi di minor impegno produttivo attraverso riposi aggiuntivi individuali. L'intesa prevede inoltre che i lavoratori occupati con tale contratto avranno il diritto di precedenza in caso di assunzione a tempo pieno riferite alle stesse mansioni.

«È un'intesa davvero importante sotto molti punti di vista – spiega Danilo Mazzola, segretario provinciale della Fai-Cisl -: non solo si interviene positivamente con un percorso di stabilizzazione dell'occupazione, ma si danno garanzie sia dal punto di vista reddituale che contributivo ai lavoratori interessati (è previsto il riconoscimento del 75% dello stipendio ordinario per tutto l'anno, con recuperi dei picchi nei periodi di calma produttiva e la liquidazione, a fine anno, dell'eventuale eccedenza d'orario “non recuperata”, Ndr). Oltre al fatto che si offrono prospettive occupazionali in una in sofferenza lavorativa».

«Dopo l'accordo di un anno fa per la gestione degli esuberi oggi si passa al riallineamento occupazionale con la stabilizzazione di stagionali e interinali – dice Stefano Previtali della Flai-Cgil -: dopo l'uscita volontaria di 38 lavoratori abbiamo cominciato il recupero occupazionale con l'apprendistato professionalizzante e, ora, con questa stabilizzazione. Una sperimentazione unica nella sua formulazione sul territorio della Bergamasca». Anche per Piermario Perico, della Uila-Uil l'accordo è «significativamente positivo. Stabilizza 20 lavoratori stagionali garantendo loro una copertura retributiva su 14 mensilità. Un'intesa che era attesa e che, con le 15 assunzioni per apprendistato professionalizzante, garantiscono l'occupazione ad una trentina di giovani».

L'Eco di Bergamo

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