sanpellegrinoSan Pellegrino Terme – Il Gruppo , azienda leader in Italia nel settore beverage, ha chiuso il 2012 con un giro d'affari di 766 milioni di euro in crescita '8,3% rispetto all'anno precedente. In un momento difficile dell'economia globale, il risultato è stato trainato soprattutto dalla continua e considerevole crescita delle vendite estere (+13,9% di crescita organica). Sul mercato italiano si è registrato un sostanziale mantenimento delle vendite nonostante la diminuzione riportata nel periodo post-estivo, un trend in linea con il generale calo dei consumi alimentari nel nostro Paese.

“Abbiamo chiuso un anno impegnativo con una buona performance di Gruppo che ci ha permesso di superare le sfide di un 2012 molto impegnativo – afferma Stefano Agostini, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino – Se sui mercati internazionali registriamo risultati brillanti, in Italia la fiducia delle famiglie è stata invece messa a dura prova, soprattutto nella seconda metà dell'anno, a causa della difficile situazione economica e finanziaria con una conseguente contrazione dei consumi”.

I prodotti Sanpellegrino allargano i propri confini internazionali raggiungendo nel corso del 2012 nuovi mercati mondiali per un totale di circa 130 Paesi nei cinque continenti. Al contempo le esportazioni delle acque minerali S. in Valle Brembana e Acqua Panna e dei fruitbeverages Sanpellegrino hanno raggiunto il miliardo di unità vendute, 130 milioni in più rispetto all'anno precedente. I risultati 2012 confermano il successo ottenuto negli ultimi anni dalle nostre strategie internazionali e ne testimoniano l'evoluzione su tre assi: estensione del portafoglio prodotti, diversificazione dei canaIi e copertura di nuove aree geografiche – continua Agostini – È stato un anno di grande sviluppo del business nei nostri mercati in sviluppo, in particolare Cina, Corea, Russia, Brasile e Giappone e buoni trend li abbiamo registrati anche nei top big markets, USA e Canada, UK e Francia. Riteniamo che, soprattutto nell'attuale contesto di difficoltà dell'economia italiana, il modello del Gruppo Sanpellegrino, fortemente focalizzato nella diffusione della qualità e dello stile Made in Italy nel mondo, possa rappresentare una case history importante nel settore agroalimentare italiano”.

Il 2012 è stato in particolare l'anno dello sviluppo Sanpellegrino in Cina: il percorso che ha visto un'accelerazione da parte del Gruppo nel 2008 è giunto,infatti,ad una svolta con l'avvio di un importante piano di investimenti volto a sviluppare la presenza e l'immagine nel Paese dell'estremo oriente, dove l'obiettivo è di rendere la Cina, entro i prossimi cinque anni, uno dei primi 5 mercati per i marchi del Gruppo. “Il dato positivo sull'export – conclude Agostini – impone però una riflessione sul mercato italiano che, nel primo trimestre del 2013, registra un calo di circa il 6%: le acque del Gruppo sgorgano in Italia, qui abbiamo i nostri stabilimenti e qui lavorano le nostre . Il perdurare della crisi sta mettendo a dura prova il nostro settore in Italia, occorre lavorare senza indugi su soluzioni di rilancio a livello di comparto e, più in generale, a livello di politica di sviluppo economico del Paese”.

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