San Pellegrino Terme, parola d’ordine: riaprire i casinò
Senza categoria Articolo letto da 731 utenti - Pubblicato il 27 Luglio 2012San Pellegrino Terme – Dopo la richiesta di Trieste, che vorrebbe la possibilità di costruire un proprio casino, è tornata alla ribalta la voglia di aprire nuove sale da gioco sul territorio. Stavolta la proposta arriva direttamente dalle aule del Parlamento. Nemmeno il tempo di registrare la volontà di parte delle istituzioni di Trieste, che nei giorni scorsi hanno manifestato l'idea di creare un casino terrestre, che è scoppiata di nuovo la casino-mania. Ieri, tre deputati della Lega Nord (Consiglio, Stucchi e Vanalli) hanno presentato addirittura un ordine del giorno.
Con questa mossa, i tre deputati intendono chiedere al governo Monti di riaprire in primis il Casino Municipale di san pellegrino terme, e quello di altre realtà simili sparse su tutto il territorio italiano. I leit motiv sono sempre gli stessi: far fronte alla crisi, sviluppare il territorio, aumentare il turismo. Nell'ordine del giorno si fa riferimento alla situazione geo-politica di San pellegrino Terme, per poi passare a parlare del glorioso passato del suo Casino Municipale, aperto nel 1906 e chiuso definitivamente quarant'anni dopo. Alla fine della proposta, si legge la richiesta ufficiale di “ad autorizzare la riapertura al gioco del Casinò Municipale di san pellegrino terme (bergamo), nonché di altre realtà simili nel resto del Paese”.
La sensazione, però, è che si tratterà dell'ennesimo tentativo che cadrà nel vuoto. Al momento il governo Monti ha ben altro per la testa che occuparsi dell'apertura o della riapertura di nuove sale da gioco d'azzardo in Italia. Che poi, siamo davvero sicuri che sarebbe davvero un bene, considerata la situazione degli altri quattro casino italiani?
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2 Risposta a “San Pellegrino Terme, parola d’ordine: riaprire i casinò”
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Inserito il 28 Luglio 2012 alle ore 09:57 GMT+0100
Rilevo alcune inesattezze nell’articolo.
Il Casinò fu aperto sabato 20 luglio 1907 (non nel 1906) e non è mai stato chiuso, infatti è aperto ancora oggi… Se l’articolista si riferisce all’uso del Casinò come casa da gioco, tale pratica si svolse dal 1907 al 3 agosto 1912, quando fu interrotta per effetto di un’ordinanza ministeriale. Riprese nel 1913 e cessò di nuovo il 28 luglio 1917 in seguito a un decreto del ministro dell’Interno Vittorio Emanuele Orlando. Dopo la seconda guerra mondiale la Giunta comunale (delibera 25 novembre 1945) avviò le pratiche per ottenere, in deroga alla vigenti leggi, l’autorizzazione ad organizzare il gioco d’azzardo e nel frattempo furono trovati anche i possibili concessionari della relativa gestione. In attesa dell’autorizzazione, che non arriverà mai, nell’estate del 1947 la pratica del gioco fu effettivamente avviata, ma fu subito bloccata dall’autorità giudiziaria. Questa in estrema sintesi la storia dell’effimera esperienza del gioco al Casinò. Per saperne di più si può consultare “Storia di un sogno. Il Casinò di San Pellegrino Terme” edito dal Comune di San Pellegrino Terme nel 2011.
Inserito il 28 Luglio 2012 alle ore 19:42 GMT+0100
Sia la risposta di Brembanus, molto precisa e documentata, e l’articolo suddetto non mi pare che siano una esplosione di gioia per l’apertura di “case da gioco d’azzardo”. Per quanto riguarda l’incremento del turismo ho seri dubbi mentre non ne ho per l’aumento della malavita o del malaffare che normalmente si sviluppa attorno a questi siti.