San Pellegrino Terme –  Primo Consiglio comunale dopo le elezioni, nei giorni scorsi a San , e toni già decisamente frizzanti (da parte della minoranza). Al centro del dibattito le terme, quelle che verranno. Sindaco al terzo mandato è Vittorio Milesi, per la civica «Insieme per San Pellegrino», sui banchi dell'opposizione ci sono i consiglieri guidati da Raffaella Sonzogni («Uniti per cambiare») ed Hector Pavesi («Vivi »). Dopo le formule di rito per l'insediamento Milesi illustra il programma. E in testa ci sono terme, turismo e lavoro.

Il problema occupazione
«Il futuro di San Pellegrino dipende in larga misura dall'attuazione dell'accordo di programma sottoscritto tra Comune, Regione, Provincia e Gruppo – ha spiegato il sindaco –. Ma il cuore dell'operazione, ovvero la realizzazione della nuove terme, è in grave ritardo. Un ritardo che è stato oggetto delle nostre continue e costanti preoccupazioni e sollecitazioni, ma che risulta oggi superato dall'avvenuta individuazione del gestore del nuovo centro termale e dell'albergo delle Terme (il gruppo Quadrio Curzio, ndr), che ha costituito il principale motivo del ritardo nell'avvio degli interventi più importanti». Nel frattempo il gruppo Percassi ha annunciato la nuova progettazione da parte dell'architetto giapponese Kengo Kuma, abbandonando il progetto di Dominique Perrault. «L'operazione – ha continuato il sindaco – è pienamente confermata nei sui obiettivi e continua a godere del significativo, pieno e convinto sostegno della Regione e della Provincia che insieme al Comune verificano costantemente lo stato di attuazione dell'accordo».

E Milesi ha ricordato che la realizzazione del rilancio di San Pellegrino potrà rappresentare anche la risposta occupazionale alla crisi di lavoro che sta interessando San Pellegrino (vedi Fir e Fontanella) e la . Subito battagliera, nella replica, la lista di minoranza di Sonzogni. La critica è partita dal consigliere Donatella Donati, architetto: «Le scelte progettuali – ha attaccato Donati – non sono condivisibili: volumi e altezze sono del tutto in contrasto rispetto al contesto urbano, c'è una totale assenza di aree verdi tipiche delle stazioni termali classiche e si delocalizza la funzione termale dalla sua sede storica per sostituirla col centro commerciale. Chiedo di poter affrontare, in un dialogo con la maggioranza, le possibili alternative».

Accuse a un consigliere
Sonzogni ha ulteriormente attaccato la maggioranza parlando di «mancanza di trasparenza o occultamento di notizie», riferendosi ai cinque anni trascorsi. E sull'operazione di rilancio: «Occorre capire se realmente il progetto, economicamente, è in grado di partire e se Percassi ha voglia di impegnarsi seriamente. Basta sostenere che il progetto è condiviso da Regione e Provincia: la Provincia ha una condivisione sterile, perché non ha messo una lira e la Regione ha abdicato dal suo potere-dovere di controllo». Sonzogni ha poi «stigmatizzato il comportamento di un consigliere che, per essere eletto, non ha esitato a “usare” la carica di dirigente sportivo, inviando lettere ai ragazzi dell'Unione sportiva». Concisa la replica del sindaco («siamo alla prima seduta», ha detto): «Il giudizio sull'operato dell'Amministrazione lo hanno già dato gli elettori. E, come sempre, ci assumeremo la responsabilità delle scelte».

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo

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