percassiL'annuncio in Consiglio: via ai lavori, anche un muro sotterraneo anti Brembo. Progetto quasi pronto, apertura prevista nel 2012. Le minoranze: troppi ritardi. San Pellegrino Terme – Dopo la demolizione via alla ricostruzione, con il nuovo centro termale, quello «più bello del mondo», secondo le intenzioni di Antonio Percassi. L'area che è stata definita il «Ground Zero» di San Pellegrino (il «buco» lasciato dalla distruzione dei vecchi stabilimenti) da novembre tornerà cantiere, con gli scavi per realizzare i sostegni dei nuovi parcheggi e quindi la paratìa sotterranea che dovrà difendere l'area dalle infiltrazioni d'acqua del vicino Brembo. L'annuncio è stato dato l'altra sera da Gianluca Spinelli, del , in un Consiglio comunale affollato di pubblico, durato sei ore, fino alle 2 e mezza di notte. All'ordine del giorno (chiesto dalle minoranze) la situazione dell'operazione di rilancio sottoscritta da Comune, gruppo Percassi, Regione e Provincia. Il progetto delle nuove terme, realizzato dall'architetto Dominique Perrault, è sostanzialmente concluso.

«È in via di perfezionamento, ma entro il 31 ottobre sarà concluso», ha detto Spinelli. Le modifiche in corso sono dovute a problemi geologici nell'area di cantiere, dove è presente anche la sorgente dell'acqua Sanpellegrino. «Siamo pronti a partire – ha continuato Spinelli –. A novembre vogliamo accellerare i tempi e iniziare gli scavi, quindi le opere di sostegno dei parcheggi, ormai definiti. Nelle vie e Tasso dovremo realizzare un muro sotterraneo di protezione dal Brembo: le infiltrazioni d'acqua sono maggiori del previsto. La data di apertura delle terme dovrebbe essere il 2012».

Critiche sono arrivate dai due gruppi di minoranza per i ritardi fin qui accumulati rispetto ai programmi iniziali. «Quello che finora è stato realizzato – ha detto Raffaella Sonzogni della lista “La forza delle idee” – non riguarda le terme. A questo punto saremo pronti per l'Expò? Siete ancora interessati a San Pellegrino o è stata solo un'operazione di immagine?».

«Tutto ormai dipende dal gruppo Percassi – ha detto Nicola Baroni, della lista “Il Ponte”, scontratosi più volte sia con la maggioranza sia con i tecnici presenti in Consiglio – perché al Comune è sfuggito quanto era stato deciso nell'accordo di programma».

Spinelli, quindi, ha risposto che i ritardi sono stati determinati «dalla crisi economica globale, dalla crisi del settore dell'alta moda, che sarà centrale nella nostra operazione e dalla difficoltà del settore bancario. Vorrei ribadire che crediamo nell'operazione anche se si è rivelata più complessa del previsto. E fulcro di tutto resta il centro termale. Se oggi dovessimo abbandonare il progetto, San Pellegrino ci avrebbe guadagnato 13 milioni di euro per lavori fatti, noi avremmo un buco di due milioni, tanto finora abbiamo speso». Appoggio all'operazione, quindi, è arrivato dall'Amministrazione comunale che, peraltro, ha più volte sollecitato il gruppo Percassi a riprendere i lavori. E, da novembre, stando all'annuncio fatto, si dovrebbe partire con le nuove terme.

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di

Dal forum di discussione della Valle Brembana.. i ritardi del progetto Percassi…

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