Fuochi-Sacra-Spina3San Giovanni Bianco – «La ci invita a cambiare vita, ci impegna a un'esistenza più pulita, più onesta, ricca di buone opere. Da questa celebrazione così partecipata, così devota e fervorosa nasca in noi il desiderio di chiedere la misericordia del Signore, che accoglie chiunque si rivolge a lui, morto per noi e sempre disposto a perdonarci». Così, il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto emerito della congregazione per i vescovi, ieri pomeriggio si è rivolto ai fedeli che gremivano la chiesa prepositurale di , a conclusione della lunghissima processione in onore della reliquia della Sacra Spina. Sono stati giorni intensissimi quelli vissuti dalla comunità attorno al suo tesoro più prezioso: la Sacra Spina, appunto.

Iniziati due domeniche fa con il messaggio del vescovo di Francesco Beschi e concluse sabato e ieri con i tradizionali festeggiamenti, fatti di celebrazioni e preghiera, ma anche di festa e incontro per la e i suoi oriundi. Sabato sera, favorito anche dal clima mite, lo spettacolo di fuochi artificiali ha attirato in paese migliaia di che hanno affollato strade e ponti.

Venti minuti di luci e botti, con un finale assordante proposto dai vicecampioni del mondo di fuochi piromusicali, la ditta Bruscella di Modugno (Bari), mentre tutto il paese, strade, prati e ponti erano illuminati da migliaia di lumini, allestiti dal gruppo di volontari della Sacra Spina. Il bacio della reliquia, in chiesa, è proseguito fino a tarda ora, mentre festa per i più giovani, tra luna park e bancarelle è andata avanti fino all'una. Le 22 Confraternite Ieri la concelebrazione solenne e quindi la processione presieduta dal cardinal Re con decine di sacerdoti del vicariato o originari di San Giovanni Bianco. Lunghissimo il corteo che si è snodato sui cinque ponti del paese, sempre partecipato con grande commozione e preghiera. In processione, con la reliquia, 22 confraternite religiose provenienti dalla e da tutta la Lombardia, i Crocefissi devozionali delle parrocchie, i paggetti, la banda e l'enorme Crocifisso, alto quattro metri, portato a turno da 16 giovani trentatreenni del paese. Le loro coetanee, invece, li precedevano portando altri segni della Passione. Quindi le autorità civili e militari, con e polizia locale in alta uniforme.

Da sempre momento centrale della festa, la processione, durata circa un'ora, ha attirato da fuori migliaia di fedeli. E si calcola che tra sabato e ieri, alle celebrazioni e alla festa, abbiano preso parte almeno diecimila persone. A conclusione del lungo cammino, il saluto del parroco don Diego Ongaro che, ricordando il possibile prodigio del 2016, ha detto come «la grande partecipazione nella preghiera di questi giorni rappresenta il miracolo più bello e più grande che una comunità cristiana possa chiedere al Signore. Un segno che lascia il segno nel cuore di tutti». E, rivolgendosi, al cardinal Re, ha consegnato due lettere da portare a Papa Francesco e a Papa Benedetto, con gli auguri di Pasqua della comunità di San Giovanni Bianco.

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo

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Lo Spettacolo pirotecnico della Sacra Spina

La Processione della Sacra Spina di San Giovanni Bianco