San Giovanni Bianco – La maggioranza della Lega Nord sale a nove consiglieri e può così continuare a governare . Iuri , 21 anni, il primo dei non eletti nella lista del Carroccio alle elezioni del 2008, ha accettato di subentrare a uno dei quattro dimissionari (gli assessori Franco Contenti, Lucia Morali e Daniele Bissolotti e il consigliere Camilla Riceputi) che avevano lasciato i banchi lo scorso 31 marzo. Hanno invece rinunciato all'incarico gli altri tre consiglieri non eletti, ovvero Marina Scandolera, Luca Revera e Silvano Caldara. L'ingresso del nuovo consigliere è avvenuto l'altra sera, durante il Consiglio comunale convocato in seconda seduta dopo che la prima convocazione di lunedì era saltata per mancanza del numero legale (c'erano solo otto consiglieri della maggioranza. In seconda seduta, invece, sono sufficienti quattro consiglieri più sindaco o vice).

Contrari alla sostituzione del consigliere i componenti della «Lista civica per San Giovanni Bianco» che, per voce del capogruppo Sergio Sonzogni, hanno ricordato come «la surroga, in base alla legge, doveva avvenire entro dieci giorni dalle dimissioni». «Ma la legge – ha precisato il segretario Francesco Lograno – non prevede sanzioni se la surroga avviene dopo tale termine, quindi resta valida». Si sono, invece, astenuti i due consiglieri della lista «Insieme», Tiziana Bonaiti e Amelio Sonzogni.

Quindi le comunicazioni del sindaco Gerardo Pozzi sulla situazione finanziaria: «Abbiamo chiesto al revisore dei conti una relazione sullo stato di salute del Comune. Sulla scorta di tale documento verremo in Consiglio e ognuno di noi farà le sue valutazioni». Poi una prima risposta agli attacchi delle minoranze sull'opportunità di continuare, visto che dei 17 componenti della lista Lega-Indipendenti presentatasi alle elezioni del 2008 ne sono rimasti nove. «Non dobbiamo vergognarci di nulla – ha proseguito il sindaco – e non abbiamo nulla da nascondere». «Ma in questo modo – ha incalzato Sonzogni – non si fa che continuare una situazione di malcontento e di agonia amministrativa». «Il Consiglio è ormai esautorato – ha aggiunto Bonaiti della lista “Insieme” – e la Giunta non c'è più, visto che se ne sono andati quattro assessori».

«Mi dispiace del malcontento del paese – ha risposto il sindaco – però vorrei ricordare che in questi anni sono state fatte delle opere ora utilizzate dai cittadini. Gli unici che si possono lamentare sono i creditori. Cercheremo di raddrizzare la barca, e va dato atto del senso di responsabilità a chi è rimasto». E l'ultima battuta sul perché non abbia voluto dimettersi. «Mi sono guardato attorno – ha concluso Pozzi – e allora ho deciso di restare ancora».

L'Eco di