Zogno – Il rugby a è riuscito a segnare una prima meta per la sopravvivenza. Dopo cinque mesi di ansie e timori, i rugbisti della Val Brembana potranno allenarsi e giocare almeno fino a fine 2013, scacciando così i peggiori incubi emersi a inizio anno. A gennaio Luca Quaglia, presidente del Rugby Zogno, aveva lanciato l'allarme: con il progressivo affollamento dell'impianto Paolo Polli (su cui si allenano, oltre ai rugbisti, 200 calciatori della Polisportiva Zogno 98) e il sottoutilizzo del campo (casa della Valle Brembana calcio, l'ex ) il rugby rischiava di sparire. E, con esso, tutta una serie di attività finalizzate allo sviluppo di questo sport.

Per non perdere una realtà in continua crescita, come nel resto della provincia, Polisportiva, Comune e Rugby Zogno hanno cercato di porre un argine al problema, trovando un compromesso. L'amministrazione comunale, infatti, non potendo soddisfare la richiesta originaria (razionalizzare l'utilizzo dei due impianti sportivi, inviando squadre della Polisportiva al Camanghè) ha maturato l'intenzione di allargare il campo Polli. «È volontà dell'amministrazione – afferma Diego Donadoni, consigliere con delega allo sport – potenziare il campo Polli per garantire ai ragazzi lo svolgimento regolare degli allenamenti». Grazie all'abbattimento di uno dei muri dell'impianto, sarà possibile guadagnare almeno cinque metri allungando l'area di gioco. Donadoni, ricordando che i lavori si terranno in estate, ribadisce «il sostegno che l'amministrazione dà alla pratica sportiva del rugby, ricordandone l'alto valore educativo». Anche la Polisportiva, per bocca del presidente Lorenzo Carminati, è favorevole alla decisione: «L'allargamento del campo fa sì che anche il rugby possa continuare ad allenarsi». Carminati poi conferma i buoni rapporti con la palla ovale: «Sono ospiti graditi e anche se il campo è stretto continuiamo ad andare avanti».

Una vittoria dunque? Luca Quaglia preferisce non correre troppo. «Questo è un primo passo molto importante», sostiene il numero uno del Rugby Zogno. «Il Comune si è impegnato con noi – continua Quaglia –, rendendosi conto di avere a che fare con una società radicata sul territorio». Se nell'immediato l'emergenza è stata risolta, restano altri problemi. Il Polli permetterà ai rugbisti di allenarsi e pianificare attività, ma non di organizzare e ospitare tornei di minirugby come richiesto dalla Fir. Inoltre gli spazi rimangono stretti: «Il nostro auspicio è che si possa valutare un ampliamento anche degli spogliatoi», propone Quaglia, ringraziando l'amministrazione per l'aiuto: «È un passo positivo che tampona la situazione che si era creata e che ci permette di raggiungere altri obiettivi».

Cristiano Poluzzi – L'Eco di

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