Il cippo al pizzo dei Tre Signori è finito nuovamente nelle mani dei ladri e questa volta sembra essersi volatilizzato nel nulla. Non è la prima volta che la storica pietra finisce al centro di un furto: nell'occasione precedente l'autore del gesto aveva sistemato il cippo al suo posto a proprie spese. Dopo la scoperta della sparizione della nota pietra, il sindaco di Introbio Fernando Rupani ha sporto denuncia presso i Carabinieri ma questa volta il caso sembra essere estremamente complesso.

Grande l'amarezza in tutta la comunità per il gesto, lo stesso sindaco di Primaluna si è detto molto colpito dall'episodio: «È gravissimo, davvero scandaloso che qualcuno possa essersi appropriato di un reperto storico di quell'importanza per la Valsassina e la Lombardia tutta. – ha commentato con amarezza il primo cittadino Mauro Artusi -.

Mi auguro che le indagini possano consentire di recuperare rapidamente la refurtiva e che l'autore o gli autori vengano puniti adeguatamente per questo reato».

Il cippo rappresenta un importante pezzo di storia del territorio: la pietra risale al 1770 e all'epoca segnava i confini tra Stato di e Serenissima Repubblica di Venezia. Nonostante l'indignazione di autorità e cittadini e la denuncia sporta alle forze 'ordine, molti dubbi devono ancora essere chiariti in merito alla clamorosa alla sparizione del cippo dal peso considerevole di almeno tre quintali.

Infatti, proprio considerando le dimensioni della pietra è da escludere che il cippo possa essere stato trasportato a mano: undici mesi fa era stato utilizzato un elicottero. Nonostante al momento molte siano le ipotesi aperte, una delle piste più accreditate sembra essere quella che a una società che si occupa di voli commerciali o simili. Per il momento, l'unico dato certo è che le storico cippo, patrimonio culturale ed affettivo dell'intera comunità, non si trova al suo posto: nel cuore della Valsassina.

il cippo di confine rubato sul 101 delle Orobie (foto by Marco Caccia dal forum Val Brembana Web)

Il Giorno

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