In 32 (anche alcune donne), si sono presentati alla partenza del »Primo trofeo del coraggio», la corsa a piedi nudi sulla organizzata a Roncobello da Maurizio Cavagna di Monza. A dare stimolo ai concorrenti è stata soprattutto la motivazione che ha visto nascere l'iniziativa, il ricordo dei soldati che hanno vissuto la ritirata di Russia. «Provare per qualche minuto le sensazioni di gelo terribile che tanti uomini hanno vissuto – spiega Cavagna – ci aiuta a immaginare la loro sofferenza e a comprenderla, per non dimenticare». Dopo un momento di preparazione prima della partenza, i 32 arditi si sono schierati sulla linea di partenza, sotto gli occhi incuriositi di tante persone. Al via c'è chi ha affrontato il percorso con decisione e rapidità, chi invece ha preferito un passo più lento e chi, a causa del freddo insopportabile, ha dovuto lasciare.

I più tenaci hanno completato i tre giri del , circa due chilometri, su un terreno ghiacciato. Il primo che ha completato il percorso ha visto riconosciuto il suo impegno. Pasquale Razionale, di Rho, ha ricevuto dalle mani di Maurizio Cavagna un trofeo, creato appositamente per la manifestazione con creta, legno e pietra.

Monica – L'Eco di Bergamo

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