Regno delle mountain bike in quota: pronta la pista di 15 chilometri

– Battute finali – un mese all'incirca ma forse anche meno – per la concretizzazione del progetto del Centro nazionale mountain bike di Valtorta, unico per dimensioni e caratteristiche tecniche e logistiche, almeno sul territorio bergamasco. L'allestimento della pista è stato completato, si sta predisponendo la segnaletica, si lavora alla ristrutturazione dello spazio di accoglienza e di servizio collocato all'ingresso dell'abitato valtortese. «Dovremmo mettere la parola fine al progetto in queste settimane – osserva il vicesindaco di Valtorta, Piero , ideatore del centro – e per i numerosi bikers che stanno seguendo con interesse lo svolgimento dei lavori, potrebbe esserci la possibilità di una prima frequentazione della pista già nel prossimo autunno, prima che arrivi la ».

È sempre Busi a motivare il progetto del centro di mountain bike nei dintorni del paese. «I bikers percorrono da anni i e le mulattiere del nostro paese che in passato ha ospitato pure gare di questa specialità ciclistica. Da più parti ci erano arrivate sollecitazioni per l'allestimento di una pista. Da qui l'idea e il progetto di andare oltre la sistemazione dei tracciati già esistenti, arrivando alla realizzazione di un centro comprendente insieme ai tracciati anche punti di accoglienza e logistici strategicamente collocati sul territorio, a disposizione sia degli amatori che degli agonisti. Il movimento della mountain bike è in costante crescita, i bikers frequenteranno il centro almeno nove mesi l'anno e i tracciati saranno percorribili anche da turisti ed escursionisti».

Qualche nota tecnica sul progetto che verrà a costare circa 450 mila euro. La pista ha una lunghezza complessiva di oltre 15 km – che con futuri recuperi di sentieri e mulattiere potrebbe arrivare fino ad oltre 20 km – articolata in percorsi di varia lunghezza e difficoltà tecniche. I percorsi – che vanno dagli 850 metri di quota nel paese di Valtorta ai 1.700 metri dei Piani di Bobbio – sono stati recuperati su preesistenti sentieri e mulattiere e sulla pista di sci nordico dei Piani di Ceresola e si snodano nascosti nel fitto del bosco. Si è provveduto a rimettere in sesto il piano di calpestio, a rimuovere piccole frane e vegetazione spontanea di sottobosco, a mettere barriere di protezione a , ad allestire piazzole di sosta e a piazzare la segnaletica.

I bikers avranno a disposizione due centri di accoglienza ed assistenza: quello primario di Valtorta paese, all'ingresso dell'abitato, ricavato dalla ristrutturazione di una vecchia costruzione rurale e quello del rifugio Trifoglio ai Piani di Ceresola.

Sergio Tiraboschi – L'Eco di Bergamo

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