Brembana – Solo una passerella. I servizi sono rimasti uguali, carenti. Noi, all'inaugurazione, non ci saremo». È una presa di posizione in forte polemica con l'Azienda ospedaliera di , quella di Marco , sindaco di , e di Vittorio Milesi, sindaco di San . Venerdì alle 11,30, in via 2 a , l'Azienda trevigliese inaugurerà i rinnovati locali del poliambulatorio, dove, da febbraio-marzo, sono stati trasferiti anche i servizi di fisiatria, neuropsichiatria e riabilitazione, situati fino ad allora alla casa di riposo «Monsignor Speranza». Potenziata odontoiatria «I locali sono stati rinnovati – spiegano dall'Azienda – e, inoltre, il servizio di odontoiatria avrà 4,5 ore in più settimanali (oltre alle 28 attuali, ndr) e disporrà di nuova strumentazione, mentre i prelievi saranno ampliati di un quarto d'ora e la registrazione avverrà in modo informatizzato».

Ma a questo rispondono polemicamente i due sindaci brembani: «Da anni Comuni, e Assemblea dei sindaci chiedono, invano, il potenziamento 'ospedale di San Giovanni Bianco, con promesse finora disattese: in particolare l'attivazione del servizio di terapia subintensiva, della guardia anestesiologica per la copertura 24 ore, l'adeguamento del servizio di neuropsichiatria infantile e del personale medico di primo soccorso. Da tempo si chiede anche di stabilire con l'ospedale di una linea preferenziale per i trasferimenti specialistici e le degenze (oggi, al contrario molte sono dirette a Treviglio, ndr) e di migliorare Radiologia, Laboratorio e Cardiologia». «Il quadro che emerge – continuano i due sindaci in una lettera inviata all'Azienda ospedaliera – è assolutamente preoccupante. Gli sforzi e l'impegno del team ospedaliero e delle realtà locali da alcuni anni vengono mortificati da una chiara situazione di insofferenza che ha fatto emergere alcune criticità, ormai irreparabili, che rischiano di vanificare quanto nei
decenni scorsi è stato faticosamente costruito».

Si cercano anestesisti I due sindaci parlano in particolare di «fortissime carenze organizzative e di gestione » che impedirebbero all'ospedale di rispondere alle esigenze della valle e, allo stesso tempo, isolerebbero la stessa struttura, dall'Azienda di cui fa parte. «Perdipiù – proseguono i sindaci – la dirigenza dell'Azienda si rifiuta di venire a confrontarsi su tali temi. Perché noi dovremmo andare all'inaugurazione di locali semplicemente rimessi a norma? È solo una passerella, peraltro in un momento poco opportuno a pochi giorni dalle elezioni». «Sia a marzo sia ad aprile – aggiunge il presidente dell'Assemblea dei sindaci della valle Patrizio Musitelli – avevamo chiesto un incontro col direttore Cesare Ercole, per affrontare i problemi ormai noti dell'ospedale. Ma non abbiamo mai avuto risposta».

Dall'Azienda ospedaliera di Treviglio replicano ricordando «l'impegno preso anche in Consiglio provinciale dalla dirigenza per il potenziamento dell'ospedale di San Giovanni Bianco, in particolare proprio con il progetto di terapia subintensiva. Rispetto al servizio di anestesia sono stati emessi diversi avvisi per cercare nuovi medici, ma spesso non si presentava nessuno oppure i medici rinunciavano». E a supporto della volontà di rispondere alle richieste dalla valle, l'Azienda ricorda l'avviso pubblicato a metà aprile scorso (con scadenza il prossimo 15 maggio) per tre medici di anestesia e rianimazione, per i prossimi tre anni.

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo