Pochi soldi, l’asilo nido chiede aiuto ai Comuni
Senza categoria Articolo letto da 1.226 utenti - Pubblicato il 24 Maggio 2012Valnegra – L´edificio che a Valnegra ospita municipio, poste e asilo nido LinusValnegra «Sos» fondi per tenere aperto il micronido Linus di Valnegra, l'unico in alta Valle brembana. Il Comune, gestore del servizio, chiede aiuto agli altri 19 Comuni del comprensorio. Lo ha fatto in una recente riunione in cui sono state illustrate le difficoltà economiche che il servizio dovrà affrontare nei prossimi anni. «Fino allo scorso anno – spiega il sindaco Virna Facheris – avevamo dalla comunità montana un contributo di 30 mila euro che in parte utilizzava il Comune, in parte andava alla cooperativa “In Cammino” che concretamente si occupa del servizio didattico. Questi fondi saranno probabilmente dimezzati, nell'ambito dei tagli regionali ai Servizi sociali, quindi, per poter continuare nel servizio, dobbiamo chiedere aiuto agli altri Comuni».
Già dal 2007, peraltro, il servizio è gestito grazie a un accordo sottoscritto da Valnegra con i Comuni di Piazza Brembana, lenna, olmo al brembo e santa brigida che contribuiscono alle spese. «Dal 2008 a oggi – continua il sindaco di Valnegra – i bambini del nostro paese che hanno frequentato il nido sono stati solo quattro. Perché il servizio, in realtà, si rivolte a l'alta valle. Per questo ora estendiamo la richiesta di contributo anche agli altri Comuni. E, di fronte alla paventata fusione dei municipi, questa può essere anche l'occasione di dimostrare che, associando i servizi, siamo in grado di fare economia. La nostra proposta iniziale era di contribuire con un euro e mezzo per abitante, ma non è stata accolta. Si è così deciso di proporre ai Comuni di contribuire con 200 euro all'anno se hanno una popolazione inferiore ai 200 abitanti e con 300 euro se superiore. L'eventuale disavanzo di fondi che deriverebbe a bilancio consuntivo sarebbe poi diviso tra i Comuni che, effettivamente, quell'anno avevano bambini frequentanti». «Peraltro, le famiglie i cui Comuni non contribuiranno alla gestione – prosegue il sindaco – se vorranno iscrivere il loro bambino al nido di Valnegra dovranno versare una quota superiore.
Occorre pensare a cosa serve in questo momento al nostro territorio: i servizi agli anziani mi sembrano sufficientemente garantiti. Dobbiamo guardare sempre più alle giovani coppie per evitare che lascino la valle. E il nido, quando entrambi i genitori lavorano, può essere un valido aiuto».
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di bergamo
3 Risposta a “Pochi soldi, l’asilo nido chiede aiuto ai Comuni”
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Inserito il 24 Maggio 2012 alle ore 22:16 GMT+0100
Se chiudesse l’asilo nido di Valnegra sarebbe una grossa vergogna per tutta la Valle Brembana! Uno dei pochi servizi che funziona, ci sono bambini di tutti i paesi dell’Alta Valle, il fatto che i Comuni dell’Alta Valle si rifiutino di versare 1,50 euro per abitante fa capire quanto alla maggior parte degli amministratori locali non gli freghi nulla dei servizi al cittadino! E poi si chiedono del perchè i giovani abbandonano la Valle Brembana.
Inserito il 24 Maggio 2012 alle ore 22:32 GMT+0100
E poi fanno il patto dei Sindaci di montagna….per cosa per chi? La dimostrazione è in questo articolo 1,50 euro al cittadino, povera Valle.
Inserito il 26 Maggio 2012 alle ore 12:40 GMT+0100
Caro A.B.
I servizi al cittadino in Italia, chi di dovere, non sa cosa sono.
A questi interessa solo il servizio a se stessi.
Proprio un’ora fa ho parlato con una mia cugina in Francia, e non è che la Francia sia la nazione migliore, e mi ha detto che deve farsi ricoverare in ospedale.
Bene! Dato che non vuole disturbare figli e parenti per farsi portare, chiamerà un taxi e il costo di andata e ritorno le verrà totalmente rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale.
Per cui va benissimo pagare le tasse ma, che queste servano ad alimentare i SERVIZI AL CITTADINO. L’asilo nido è uno di questi!!!!!!
Amministratori, meditate e non sperperate.