Piazzatorre, seggiovie in vendita. Potrebbero finire in Romania
Senza categoria Articolo letto da 1.085 utenti - Pubblicato il 1 Giugno 2013Piazzatorre – Ultima chiamata per piazzatorre: o, entro il prossimo 31 luglio, il Comune acquista le seggiovie o il rischio è che vengano vendute, smontate e portate altrove. E per la stazione sciistica dell'alta valle Brembana probabilmente vorrebbe dire l'addio allo sci, con tutte le conseguenze sul piano economico. La situazione: nell'ultima stagione invernale gli impianti di risalita di Piazzatorre sono rimasti fermi. La proprietà delle seggiovie di Torcola Soliva da tempo vuole solo vendere e non affitta. Gli impianti di Torcola vaga, invece, sono di proprietà della società «Alta Quota» che cinque anni fa si era proposta con un piano di rilancio dell'intera stazione sciistica. «Alta Quota», dopo alcune stagioni in rosso, ha deciso anch'essa di vendere Lo scorso anno era pronta comunque a concedere al Comune per sei anni l'affitto, ma a far saltare l'accordo erano poi intervenute problematiche tra l'amministrazione comunale e il proprietario dell'area di partenza degli impianti. Difficoltà a cui poi si è sovrapposto il pignoramento della seggiovia Gremei 2, a seguito del mancato parziale pagamento di «Alta Quota» dei lavori per lo skiweg.
Così, per cercare di scongiurare un'ennesima stagione ferma o, peggio, l'addio agli impianti, la Giunta comunale ha recentemente presentato un documento in cui ribadisce la volontà di acquisto delle seggiovie di torcola vaga. Delibera che, però, dovrà essere approvata dal Consiglio comunale. «La situazione è difficile – dice il sindaco Michele Arioli –. “Alta Quota” si trova in difficoltà economica e vuole vendere, e abbiamo una seggiovia pignorata. Alla proprietà sono già arrivate offerte di acquisto degli impianti, per smontarli e portarli altrove». «Le proposte sono arrivate dalla Valle Seriana e dalla Romania, da quanto ci è stato possibile sapere», aggiunge il consigliere comunale e presidente dell'ufficio turistico Gaetano Bonetti. «Nel documento che sarà sottoposto al Consiglio – prosegue il sindaco – ribadiamo la volontà da parte del Comune di acquisto. Con la proprietà c'è un accordo per cui l'Amministrazione viene preferita ad altri acquirenti. Ma abbiamo una scadenza: il 31 luglio. Entro questa data dovremo acquistare le seggiovie, diversamente la proprietà si rivolgerà altrove».
L'ok definitivo all'accordo dovrà essere approvato nel prossimo Consiglio comunale. E la questione economica non sembra insuperabile, nonostante le difficoltà di cassa di Piazzatorre. «Il prezzo delle due seggiovie Le seggiovie di Torcola Vaga che il Comune sarebbe pronto ad acquistare. Il prezzo si aggira sui 690 mila euro – continua Arioli – si aggira sui 690 mila euro, a esclusione del rifugio Gremei che non potremo acquistare: dal 1° gennaio, infatti, la legge vieta ai Comuni l'acquisto di beni immobili. Come pagheremo? Per metà tramite permuta di terreni, quelli intorno all'ex Colonia genovese, e rateizzando il resto della quota, per circa cinque anni. Avremmo da pagare una rata di circa 50 mila euro l'anno che il Comune dovrebbe riuscire a sostenere». La parola ora al Consiglio comunale.
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo
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6 Risposta a “Piazzatorre, seggiovie in vendita. Potrebbero finire in Romania”
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Inserito il 1 Giugno 2013 alle ore 09:54 GMT+0100
Finalmente si incomincia ad intravedere il vero scopo di questo squallido giochino al ribasso: mettere le mani sulla Tagliata, unico lembo verde di Piazzatorre non ancora cementificato! VERGOGNA!
Inserito il 1 Giugno 2013 alle ore 16:40 GMT+0100
Chiedo, ha senso ritirare un’attività che genera e genererà solo perdite economiche? I soldi pubblici e il suo patrimonio valgono meno di quello dei privati? Da sciatore sarei felice di vedere le stazioni di Piazzatorre funzionanti, come cittadino che paga le tasse sono meno contento, preferirei che i soldi pubblici fossero usati per quello che in teoria dovrebbe essere di regola, far funzionare i servizi ai cittadini.Penso che il reddito per i Piazzatoresi non derivi di certo dal funzionamento delle seggiovie, altrimenti sarebbero gia alla fame. In ogni caso il Comune si trova di fronte a una scelta difficile, chiudere “baracca” oppure continuare in una lenta agonia che prima o poi finirà. Auguri
Inserito il 1 Giugno 2013 alle ore 18:45 GMT+0100
Sarà la morte di un altro bel paese lombardo..BRAVI
Inserito il 4 Giugno 2013 alle ore 08:44 GMT+0100
A.B. ha perfettamente ragione. Gli impianti sciistici di Piazzatorre, anche se quest’anno verranno salvati, non hanno futuro. Sarà un’agonia penosa. L’importante che non si abbiano perverse idee di cementificazione. Anche perchè probabilmente con lo smantellamento resteranno comunque pezzi di cemento. Basta vedere in zona Capanna 2000. L’importante è che quanto potrà essere ricavato vada in servizi alla persona. Ce n’è molto bisogno anche per rilanciare il prestigio del paese.
Inserito il 5 Giugno 2013 alle ore 14:42 GMT+0100
Non sono d’accordo con i recenti post! E come esempio vi cito quello di Valtorta che, da piccola stazione snobbata a favore di altre località dell’Alta Valle, grazie ad investimenti oculati e buona pubblicità quest’anno ha fatto il pieno! A costo di essere noioso, ripeto che l’unico problema di Piazzatorre… sono i suoi abitanti! Fino a che continuerà il clima da guerra civile le cose non potranno mai cambiare. O forse ha veramente ragione qualcuno quando afferma che a Piazzatorre i turisti sono solo un fastidio….
Inserito il 11 Giugno 2013 alle ore 08:07 GMT+0100
Condivido pienamente quello che dice fabrizio g. il problema di Piazzatorre sono i suoi abitanti ( non tutti ) che hanno creato questa situazione. Poi la recente regressione economica ha fatto il resto. Se in precedenza Piazzatorre avesse “coccolato” i turisti e non li avesse snobbati, ora gli impianti non sarebbero stati un problema.Ora si parla di venderli !Fra poco venderanno anche le case e i turisti si rivolgeranno altrove.Piazzatorre diventerà una località turistica “fantasma”. Ma voi Piazzatorresi volete questo? Noi turisti speriamo di no. Mi risulta difficile però crederci ancora. Sarà dura riconquistare il cuore e l’affetto della gente per la più bella località della Alta Val Brembana, ma credo che con il dialogo e i fatti si possa tornare a sperare.
con sincerità
Piero