Piazzatorre torcola solivaLa svolta – Dopo Percassi, altra operazione che punta a incrementare l'offerta in Brembana per la stagione invernale nei prossimi 10 anni. La società «Alta Quota» punta tutto sullo con nuovi impianti, seggiovia quadriposto, albergo e centro benessere. PIAZZATORRE – Valle Brembana – Il collegamento dei comprensori sciistici di Torcola Vaga e Torcola Soliva, una nuova seggiovia quadriposto, nuove piste e impianti di innevamento artificiale, l'ex Colonia genovese trasformata in albergo, centro benessere e alloggi turistici, il recupero a residenza dell'ex Colonia dell'Opera Bergamasca (in centro paese).

Nuovi complessi abitativi in località Rossanella e un centinaio di posti di lavoro: per è arrivata la tanto agognata svolta storica, sottolineata l'altra sera, in una sala consigliare mai così affollata, dall'applauso dei cittadini. La società «Alta Quota srl», con sede a Telgate, nei prossimi dieci anni (a partire dalla stagione 2008- 2009) prevede di investire 55 milioni di euro per lo sviluppo della dell'alta Valle Brembana: «Poco meno della metà dell'operazione Percassi a San Pellegrino » dicono gli imprenditori protagonisti del rilancio, tanto per dare un'idea della portata del progetto approvato all'unanimità dal Consiglio di Piazzatorre.

OPERAZIONE STORICA
Un'operazione sicuramente storica per il paese e probabilmente mai vista, almeno dal punto di vista delle proporzioni economiche, in alta Valle Brembana. A prendere in mano le sorti della stazione invernale è una società facente capo a due imprenditori del settore immobiliare con esperienze anche nel campo turistico-ricettivo: sono Massimo Manenti, 39 anni, di Telgate, e Marco Vigani, 35 anni, di Villongo, entrambi titolari di una decina di altre società immobiliari (Vigani, per esempio, ha realizzato, in campo turistico la pista da bob estivo ai ).

«Quello degli impianti sciistici – ha detto Manenti a margine del Consiglio comunale dell'altra sera – è un settore nel quale non ci siamo mai buttati. Per noi, quindi, è una sfida, ma accettata volentieri». E lunghe sono state le trattative con il Comune per cercare un accordo, soprattutto sulla volumetria complessiva delle nuove abitazioni previste dalla società privata (Piazzatorre dispone già di centinaia di seconde case). «È stata una trattativa lunga e difficile – continua Manenti – iniziata nel luglio scorso. Ma alla fine si è trovato l'accordo. In dieci anni, dalla prossima stagione sciistica 2008-2009, investiremo 55 milioni di euro. Per la stagione imminente, invece, ci impegniamo a far funzionare gli impianti di Torcola Vaga: è un regalo che facciamo, in più, al Comune».

OPPORTUNITÀ PER TUTTA LA VALLE BREMBANA
«Sarà un'opportunità per Piazzatorre e tutta la Valle Brembana – aggiunte Vigani – che porterà sviluppo e lavoro». Una sorta di piccola «operazione alla Percassi», quindi, andrà di pari passo con la rinascita di San Pellegrino. «Il centro wellness (benessere termale, ndr)? Non vogliamo certo copiare San Pellegrino – continua Manenti –. È, più che altro, un “capriccio” a cui la società teneva e quindi è stato previsto nel piano di sviluppo. Ma la cosa importante saranno i posti di lavoro che si verranno a creare: almeno un'ottantina tra impianti di risalita e servizi nell'ex Colonia genovese». Ecco i dettagli dell'operazione.

L'ACQUISTO DELLE SEGGIOVIE
La società «Alta Quota» acquisirà gli impianti di risalita oggi di proprietà della Piazzatorre (Torcola Vaga) e della Sesp (Torcola Soliva), compresi il rifugio Gremei e relativi immobili (escluso il rifugio Scaia). Le seggiovie di Torcola Vaga saranno acquistate nell'asta del prossimo 24 gennaio (la base sarà di 850 mila euro) mentre quelle della Sesp con trattativa privata (il prezzo di cessione si aggira sui due milioni di euro). La proprietà delle seggiovie, quindi, sarà ceduta al Comune mentre la gestione decennale sarà affidata ad «Alta Quota». A garanzia del funzionamento degli impianti (invernale e, in parte, estiva), inoltre, la società privata stipulerà una fideiussione bancaria di 200 mila euro annui (fondi che, in pratica, il Comune incasserà in caso di mancato rispetto degli accordi da parte di «Alta Quota»).

L'UNIONE DEI COMPRENSORI VAGA E SOLIVA
Dopo anni di speranze sempre disattese, finalmente l'unione dei comprensori sciistici di Torcola Vaga e Torcola Soliva, collegamento che «Alta Quota» dovrà garantire tramite la realizzazione di uno skiweg con impianto di innevamento, ovvero una pista che unirà le due aree sciabili. Per Piazzatore è un po' la realizzazione di un sogno: un unico grande comprensorio raggiungibile da due impianti di risalita. «Alta Quota», inoltre, sostituirà con una nuova seggiovia l'impianto di risalita «Zuccone» (monoposto a Torcola Soliva), prima della scadenza tecnica di vita della stessa prevista nell'aprile 2008 (ma prorogabile per due anni). La nuova seggiovia, quadriposto con tappeto, sarà posizionata in località Costa Piana per garantire un più facile collegamento con il comprensorio di Torcola Vaga. E in previsione, quindi, la possibilità di due nuove piste: Roccolo-Costa Piana e Costa Piana-Pista del Bosco.

L'EX COLONIA GENOVESE
La grande ex Colonia genovese (15 mila metri cubi di edificio), costruita a inizio Novecento e oggi in stato di degrado, verrà ceduta dal Comune ad «Alta Quota»: sarà trasformata per il 75% in albergo, centro wellness, bed & breakfast e alloggi residenziali da affittare; il restante 25% in appartamenti da vendere. I servizi ricettivi dovranno essere realizzati entri cinque anni dalla sottoscrizione della convenzione con il Comune (prevista entro 150 giorni dall'approvazione dell'accordo di lunedì scorso). Attorno all'ex Colonia genovese, inoltre, è prevista la realizzazione di un un'area verde attrezzata di almeno 2.000 metri quadrati, per una spesa di 260 mila euro.

OPERA BERGAMASCA RECUPERATA
Anche l'ex Colonia dell'Opera Bergamasca, in centro al paese, verrà recuperata: è previsto infatti l'acquisto da parte della società privata e la sua trasformazione in appartamenti da vendere. Anche qui «Alta Quota» dovrà realizzare attorno all'ex colonia un'area verde
attrezzata di almeno mille metri quadrati per un importo di 130 mila euro. Al Comune, inoltre, saranno ceduti spazi per 150 metri quadrati da adibire a magazzino o autorimessa.

Torcole di Piazzatorre

NUOVI COMPLESSI RESIDENZIALI
Infine i nuovi complessi residenziali: sorgeranno o in località Tagliata (il bosco che si trova poco a monte dell'ex Colonia genovese) e/o in località Piazzo, entrambe situate nella parte nord del paese, nel quartiere Rossanella. Complessivamente, in base agli accordi raggiunti col Comune, “Alta Quota” disporrà di 16 mila metri quadrati di superficie per realizzare 46 mila metri cubi di abitazioni su due o tre piani fuori terra, oltre ai sottotetti agibili ma non abitabili. Entro i prossimi 150 giorni, ovvero entro metà aprile, «Alta Quota » dovrà presentare quello che in termini tecnici si chiama «Piano integrato di intervento», avente per oggetto il recupero delle due ex colonie e la realizzazione dei centri residenziali. Piano che andrà al vaglio del Consiglio comunale. Ma le linee generali per il rilancio, ormai, sono tracciate. Piazzatorre ora deve solo crederci.

Una commissione vigilerà sull'operazione
Dalla spaccatura in Consiglio comunale dell'aprile scorso, quando la maggioranza guidata dal sindaco Federica Arioli, si divise e non riuscì ad approvare il bilancio, al successo dell'altra sera, col voto unanime sul rilancio degli impianti di risalita. Sono stati sette mesi di fuoco, minacce di dimissioni, trattative, tentativi di riportare ordine sui banchi consiliari, che hanno visto protagonisti il sindaco e il consigliere regionale della Lega nord Giosuè Frosio, chiamato a fare da mediatore tra le parti. «Se siamo arrivati a questo risultato – ha detto il sindaco a inizio seduta – lo dobbiamo anche al consigliere Frosio chiamato a presiedere, in un momento delicato, il tavolo di concertazione creato sul problema degli impianti di risalita». E Frosio, a conclusione della seduta, ha ricambiato: «Da stasera per Piazzatorre e la Valle Brembana iniziano nuove stagioni – ha detto –. Dopo la spaccatura in Consiglio ho accettato la sfida e così ho cercato di darvi una mano. Ha prevalso lo spirito di collaborazione e ora bisogna andare avanti». Ma buona parte di merito va anche al sindaco Arioli che, alla fine, è riuscita a mettere tutti d'accordo. Unico punto di scontro durante il Consiglio dell'altra sera la proposta del consigliere Luca Arioli (maggioranza) di istituire una commissione che vigili sul rispetto dell'accordo con «Alta Quota». «Da parte dell'Amministrazione non c'è la volontà di condividere le scelte» ha sbottato Luca Arioli. Non è vero – ha risposto il sindaco – . Prendiamo, invece, atto della tua proposta. Ma inserirla nel documento presentato da “Alta Quota” significherebbe dover allungare i tempi dell'operazione». Dopo una lunga discussione finalmente la votazione sulla proposta di commissione del consigliere Luca Arioli. Con la sola astensione del consigliere Samanta Arioli (maggioranza) il Consiglio «ha preso atto » della proposta e in un prossimo Consiglio definirà le caratteristiche della commissione. L'unica altra grossa preoccupazione manifestata dal Consiglio è stata la prevista trasformazione ad area residenziale della località Tagliata. «Rispetto al Piazzo – ha detto il sindaco – ha un vincolo idrogeologico minore e quindi più facilmente la Regione potrà concederne l'edificabilità. Ci impegneremo, comunque, a fare in modo che l'area sia salvaguardata e che il centro residenziale sorga a Piazzo».

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo