pecoreSono tornate in azione le «pecore spazzine» in alta Valle . Chi in questi giorni si è concesso una gita al sopra Mezzoldo, infatti, avrà potuto notare centinaia di pecore. Gli oltre 600 capi di ovini sono di Emanuele Manzoni, 34 anni, di Capralba, in provincia di Cremona. Dopo essersi fermate due settimane a Olmo al Brembo all'inizio di giugno, le pecore hanno raggiunto i prati sotto Piazzolo, poi quelli di Mezzoldo e ora stanno pascolando vicino al passo San Marco. Emanuele segue di giorno e di notte il suo gregge: vive infatti in roulotte e a volte usufruisce delle in alpeggio.

«La mia è una vita di solitudine – spiega Emanuele – e il problema più rilevante è quello dei grandi predatori, quest'anno in particolare l'orso». «Le pecore, comunque, consentono di rendere più fruibili all'uomo le zone destinate all'abbandono e all'invasione della vegetazione», continua il pastore. Anche per il sindaco di Mezzoldo, Raimondo , la presenza delle «pecore spazzine» è a tutti gli effetti una forma di prevenzione, perché «ha funzioni di antincendio boschivo – precisa il primo cittadino, ispettore in pensione del Corpo forestale dello Stato – e rappresenta un valido contributo alla prevenzione delle ». Il gregge di Emanuele non è il solo che opera con finalità preventive in alta Valle: sono almeno sei i greggi che pascolano in zona, ma quello del pastore di Capralba è il primo arrivato in Valle.

Arizzi – L'Eco di Bergamo