Camerata CornelloL'Ostello dei Tasso, albergo-ristorante di proprietà del Comune di Camerata Cornello, è di nuovo alla ricerca di un gestore. Dal 17 gennaio scorso, infatti, la cooperativa che aveva in mano la struttura ricettiva (130 posti ristorante e 40 camere più una sala polivalente) ha abbandonato l'attività. E per l' sorto nel 2002 a Orbrembo, nella parte bassa del paese, sembra non esserci pace: dal 2008 a oggi, infatti, è stato un susseguirsi di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, da parte di gestori e partecipanti ai bandi.

La struttura ricettiva era già stata chiusa nel novembre 2008, dopo un lungo contenzioso tra amministrazione comunale e la vecchia società di gestione, colpevole di non pagare più l'affitto annuo: a colpi di sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, il Comune era riuscito ad allontanare il gestore inadempiente. A dicembre 2008, quindi, l'amministrazione comunale, allora guidata da Francesca Giudici, indice una nuova gara per la gestione. Gara vinta da una società milanese, su quattro ditte che si erano presentate. Ma, pochi giorni dopo, la società arrivata seconda al concorso fa ricorso al tribunale amministrativo di Brescia. Tar che annulla la delibera della Giunta comunale e quindi l'affidamento dell'Ostello alla società milanese.

A giugno 2009 si rifà la gara e vince ancora la società milanese, ma la stessa ditta della prima volta ripresenta ricorso. Richiesta che, questa volta, viene respinta dai giudici. A questo punto i gestori possono proseguire tranquillamente nell'attività dell'albergo-ristorante. «Ma all'interno della società – spiega il sindaco Gianfranco – sono poi sorti alcuni problemi. Nella gestione, dal 1° dicembre 2009 al 17 gennaio 2010, è subentrata una cooperativa guidata sempre dalla persona che aveva vinto il primo bando. Questa poi ha deciso di lasciare l'attività lo scorso gennaio».

Per cui dipendenti a casa e Ostello di nuovo chiuso. E terzo bando, nel giro di poco più di un anno, per trovare chi possa finalmente «lanciare» l'attività della struttura ricettiva. «Funzionava abbastanza bene – continua il sindaco – ma purtroppo ci sono stati problemi interni alla società di gestione. Ora proviamo con questo bando. L'Ostello già da tempo è sistemato e perfettamente in ordine, quindi, chi subentrerà non avrà bisogno di fare interventi di manutenzione straordinaria. L'hotel-ristorante è pronto a ripartire subito e le potenzialità per farlo lavorare a nostro avviso ci sono. Dopo la chiusura sono già arrivati alcuni gruppi per visionarlo. Siamo, quindi, fiduciosi».

Le offerte vanno presentate entro le 12 del prossimo 27 febbraio e le buste saranno aperte il 1° marzo. Il bando prevede un canone annuo minimo di 24 mila euro (più il 20% di Iva) e una concessione per i prossimi otto anni, a partire dalla stipula del contratto.

La commissione giudicatrice, composta da tre e nominata dalla Giunta, tra i criteri di aggiudicazione, oltre all'offerta economica, terrà conto delle caratteristiche qualitative del progetto di gestione (ovvero la sua capacità nel determinare un aumento di presenze turistiche, la notorietà del paese, servizi ricettivi e ristorativi competitivi e promozionali, indotto e valore territoriale aggiunto). Sempre secondo il bando, l'Ostello dovrà restare aperto almeno dalle 8 alle 24 con una chiusura annua non superiore ai 52 giorni.

L'Eco di