Oltre il Colle, il verde è doc
Senza categoria Articolo letto da 1.320 utenti - Pubblicato il 20 Luglio 2008Iniziata la posa della «cattedrale» fatta di piante ed essenze ai piedi dell'Arera. OLTRE IL COLLE – L'investitura di Comune «eco» è arrivata ufficialmente ieri: con la posa della prima pianta della «cattedrale verde» e la consegna della certificazione «Uni en Iso 14001» per l'efficienza del sistema di gestione ambientale. oltre il colle diventa così il primo Comune «verde» della Bergamasca. A suggellare il titolo è stata la consegna, da parte di Rita Valoroso del gruppo «Dnv», della certificazione ai sensi della norma Iso 14001 del sistema ambientale predisposto dall'Amministrazione comunale. «È un riconoscimento – ha detto il sindaco Rosanna Manenti – del quale sono orgogliosa: siamo il primo Comune bergamasco che lo riceve e il tredicesimo in Lombardia. È un traguardo che dobbiamo mantenere nel corso degli anni».
tre archi di piante
La musica della banda di Oltre il Colle e un forte applauso del pubblico hanno accompagnato la posa della prima pianta della «cattedrale verde». L'apertura del cantiere, che prenderà poi ufficialmente il via il prossimo autunno, ha segnato quindi l'avvio di questa particolare opera, costituita da piante e rami intrecciati tra loro, un connubio tra natura, arte e spiritualità. Per la realizzazione della struttura si sono uniti più enti: il Parco delle Orobie bergamasche che ha avuto l'idea e il Comune di Oltre il Colle che ha messo a disposizione l'area (in località Plassa, alle pendici del Monte Arera), la Provincia, l'assessorato alla Qualità dell'ambiente della Regione, la scuola d'arte Fantoni (gli studenti hanno realizzato i bozzetti di «cattedrale verde» esposti in una mostra), la Fondazione delle Comunità Bergamasca e la comunità montana valle brembana. Per ora la struttura si presenta con un insieme di tre archi di legno, ai cui lati sono state inserite le piante; la parte già installata potrebbe quindi costituire l'ingresso della cattedrale anche se al momento non è stato ancora delineato il progetto definitivo, pronto al termine dell'estate.
ai piedi dell'arera
La cattedrale – ha detto il presidente del Parco delle Orobie franco grassi – servirà per iniziative culturali, feste di ringraziamento e potrebbe essere anche un luogo di incontro per iniziative che accomunano più credi religiosi. È stata scelta quest'area perché era il luogo di partenza della vecchia seggiovia che portava sull'Arera e stava diventando un posto inutilizzato. L'ente Parco deve affiancarsi alle diverse Amministrazioni comunali e valorizzare le iniziative locali: per questo la “cattedrale” non sarà gestita da noi ma dal Comune». È intervenuto il delegato vescovile monsignor Maurizio Gervasoni: «È un'iniziativa molto bella – ha commentato – che costituisce un progetto che si svilupperà nel corso del tempo. L'idea è una sfida che ci costringe a valorizzare l'ambiente per renderlo più umano». La prima pianta è stata benedetta dal vescovo ausiliare Lino Belotti che ha anche voluto riflettere sui significati religiosi a cui la struttura rimanda: «Entrambe le parole che formano il nome che è stato scelto – ha detto – ci parlano di Dio: cattedrale indica infatti la presenza di Dio, il verde e, più in generale, la natura ci dimostrano la mano di Dio».
la giornata
L'assessore provinciale alla Viabilità e Protezione civile Valter milesi ha ringraziato tutti quelli che hanno collaborato per l'opera mentre Paolo Valoti, presidente del Cai di Bergamo, si è voluto complimentare per l'idea e ha espresso la speranza di poter riuscire a dare una nuova sensibilità sui temi ambientali. Il responsabile della Protezione civile degli alpini Giuseppe Bonaldi è stato ringraziato per il lavoro di pulizia dell'area e di preparazione alla giornata svolto dal suo gruppo. Sono seguite escursioni guidate da botanici sul sentiero dei fiori. Altri tre appuntamenti sono previsti nell'ambito di «Parco vivo 2008»: il 16 agosto l'inaugurazione dei lavori al passo san marco; il 20 settembre l'apertura dell'osservatorio faunistico di Valbondione; il 4 ottobre visite guidate alle antiche miniere di Schilpario e ai musei della Valle di Scalve.
Davide Cortinovis – L'Eco di Bergamo
LE IMMAGINI DELLA CERIMONIA DELLA POSA DELLA PRIMA PIANTA E CONSEGNA DEL CERTIFICATO
Alberghi e Appartamenti a Oltre il Colle – Fotografie di Oltre il Colle
4 Risposta a “Oltre il Colle, il verde è doc”
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Inserito il 24 Luglio 2008 alle ore 23:49 GMT+0100
Tutto bello peccato che 100 metri sopra la cattedrale si sta costruendo una strada che poco di ecologico …testimonia…
Inserito il 28 Luglio 2008 alle ore 22:03 GMT+0100
La notizia della strada sopra la Cattedrale verde è purtroppo resa qui sopra in modo inesatto e incompleto.
Spero di fare cosa gradita precisando che i lavori in corso riguardano la messa in sicurezza del tracciato esistente da molti anni, con l’apporto di qualche variante necessaria a “stemperare” la pendenza dello sviluppo originario e renderlo praticabile senza pericolo.
Quindi il progetto – iniziato anni addietro, finanziato con fondi extra-comunali e approvato dalla Regione Lombardia e dall’ente Parco delle Orobie – è finalizzato al recupero e alla valorizzazione dell’esistente tracciato e non alla costruzione di una nuova strada.
Presto sul sito della A.T. Pro Loco di Oltre il Colle sarà disponibile la versione elettronica del nuovo numero di “Oltre il Colle Informa”, periodico locale attualmente in distribuzione in paese, ove l’argomento è trattato.
Inserito il 1 Agosto 2008 alle ore 13:14 GMT+0100
Inesatto sig. Claudio, la strada era proibita al traffico e il percorso che si sta costruendo non è sullo stesso tracciato per il 20 o 30%! si poteva lasciare così come era mettendo in sicurezza alcuni punti e non “devastando” l’Arera come si sta facendo, provate a salire e vedrete appunto uno scempio!Ma possibile che si vuole difendere questo bene prezioso sempre costruendo? Saranno lieti i centinaia di escursionisti fra qualche mese. Le politiche delle strade in montagna al posto dei sentieri o carrareccie non hanno mai premiato lo sviluppo turistico.Ma qualcuno del Parco o del Comune è mai salito in questi ultimi mesi sull’Arera? Ci sono rimasti degli scheletri ma in compenso tutto il ferro delle seggiovie è stato tolto…Posso esprimere a mia indignazione? o bisogna solo subire?
Inserito il 4 Agosto 2008 alle ore 22:01 GMT+0100
Gentile Signora, l’indignazione è un sentimento suo personale sul quale non mi permetterei mai di discutere e Lei è libera di esprimerlo quando e come preferisce.
Tuttavia qui stiamo discutendo in pubblico di un’opera di costo non indifferente che, come ho già detto, è stata pianificata nel corso di molti anni, che ha subito modifiche e varianti con il concorso di diversi enti che non credo abbiano a cuore la distruzione del monte Arera, anzi!
Quanto allo stato di avanzamento dei lavori, come in qualsiasi “ristrutturazione” (anche abitativa), è il risultato finale quello che conta: casa mia, tanto per fare un esempio banale, sembrava un guscio d’uovo svuotato durante l’intervento dell’impresa edile; ora che i lavori sono (parzialmente) conclusi le persone mi dicono sia diventata molto accogliente.
Aspettiamo dunque di vedere il risultato finale, perché sappiamo tutti bene che la “bacchetta magica” non la possiede nessuno (purtroppo) e specialmente in tempi di crisi come questi.
Signora Floriana, mi permetta una domanda per concludere: prima di esprimere pubblicamente critiche così aspre (e a mio avviso, in questo momento, mi perdoni, intempestive), Lei si è documentata?
In altre parole, ha preso visione del progetto di recupero della vecchia strada, delle annesse relazioni tecniche, dei verbali di Consiglio, ha visto chi ha approvato questi interventi? …..