La Valle Serina è certamente il più consistente comparto della realtà zootecnica brembana. Si parla di una quarantina di aziende con circa ottocento capi stallati tre quarti delle quali partecipa ogni anno alla fiera di settembre le cui origini risalgono alla fine degli anni Venti del secolo scorso. Da oltre trent'anni l'appuntamento serinese – cui aderiscono i Comuni di Serina, , , e – è organizzato dall'Associazione manifestazioni agricole e zootecniche di Valserina che, per altro, promuove e assiste il settore zootecnico con iniziative di formazione degli allevatori e di valorizzazione della produzione casearia. «Negli anni – spiega Franco Locatelli, presidente 'associazione – si è compresa l'importanza del fare fronte comune: così le adesioni hanno segnato un costante aumento.

Quattro lo scorso anno, tanto che siamo giunti a quota 29 aziende con 615 capi stallati». Di queste, come spiega Locatelli, 9 sono le stalle con capi tra le 10 e le 20 unità; 8 tra 21 e 30 capi; 2 tra 31 e 40 capi; 2 con oltre i 40 capi e, addirittura una con 70 capi. Il panorama territoriale si completa con 5 stalle non associate: con 3 con 15 capi, una con 30 ed una con oltre 60.

«La produzione lattiera vallare è in larga misura conferita ad un caseificio sociale dell'Alta Valle Brembana, e per il restante caseificata in proprio – spiega Locatelli -. Alla fiera conteremo di portare in concorso circa 350 bovine: numeri da mostra di alto livello, grazie anche al supporto della Regione Lombardia che sarà presente con l'assessore all'agricoltura Giulio De Capitani»

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