BREMBANA – Due ore di maltempo senza sosta, ieri mattina, hanno creato nuovi disagi in Valle Brembana, a dieci giorni dalle precipitazioni che avevano provocato le frane di San Giovanni Bianco e Serina. E proprio nella conca di si è registrata questa volta la situazione peggiore: «Il nubifragio – racconta il sindaco Michele Villarboito – è iniziato quasi improvvisamente verso le 8 del mattino, con scrosci violentissimi di pioggia e forti raffiche di vento. Poi ecco la grandine, che ha interessato particolarmente la zona bassa del paese, e tratti della che collega la frazione di Lepreno al capoluogo».

«Le due situazioni di maggior preoccupazione – prosegue il sindaco – sono state create dai torrenti Al del Mans (che scende dall'omonima valletta sottopassando la strada per la frazione di Lepreno) e Cherio, che attraversa la frazione andando poi a defluire nel Serina. Soprattutto in zona Al del Mans acqua e fango non defluivano e avevano allagato la carreggiata creando difficoltà ai collegamenti con la frazione». Sempre a Serina, resta ancora disabitata la casa di via Tridentina – quattro di una famiglia che aveva subito trovato sistemazione in proprio – sgomberata martedì della scorsa settimana per rischio smottamento del pendio di monte sovrastato dalla strada provinciale 27.

Arrivando alla situazione di San Giovanni Bianco, si registrano nuovi smottamenti, sia pure di lieve entità, nel pendio sovrastante l'edificio ex colonia di via Santuario a San Gallo, già evacuato da martedì della scorsa settimana dei suoi 28 abitanti, quando la costruzione era stata investita da uno smottamento sul quale i lavori di ripristino erano cominciati all'inizio di questa settimana.

«Purtroppo l'ulteriore, abbondante precipitazione ha provocato nuovi movimenti del pendio – dice il sindaco Gerardo Pozzi – e quindi per motivi precauzionali si è deciso di far allontanare dalla zona gli uomini che vi stavano lavorando. Sempre per motivi precauzionali, e come peraltro si era già deciso di fare in caso di nuove eccezionali precipitazioni piovose, la strada è stata nuovamente transennata e chiusa al traffico nel tratto antistante la ex colonia». L'ordinanza prevede il blocco almeno fino a questa mattina. «Oltre ai guai già noti dei nubifragi – prosegue il primo cittadino – se ne stanno registrando di nuovi, seppur meno pesanti. Il nostro territorio avrebbe estremo bisogno di manutenzione diffusa, ma le risorse non bastano. Contiamo sulla dichiarazione dello stato di calamità naturale richiesta alla Presidenza del Consiglio dai parlamentari bergamaschi».

Nel resto della valle non si segnalano danni di particolare entità: qualche albero caduto e qualche piccolo smottamento sulle carreggiate, in particolare sulla strada provinciale 24 di Valle Brembilla, ma tutto è stato prontamente sistemato dagli uomini del Servizio strade del Provincia. A , appena sotto il rifugio Trifoglio, intorno alle 18 una ha interrotto in due punti la strada. In serata sono intervenute le squadre per ripristinare la circolazione. Danni anche ai tracciati delle piste da sci verso i e Piani di Ceresola.

Sergio Tiraboschi – L'Eco di