Fiera-Zootecnica-Branzi17 Brembana – Più forte della sua emozione, della paura di sbagliare e soprattutto più forte del Guinness dei primati. Letteralmentestracciato. Nicolò Quarteroni, 20 anni, di , è il re – a questo punto mondiale – della mungitura a mano delle vacche. Nella tradizionale sfida disputatasi ieri mattina alla Fiera di San Matteo a Branzi ha superato persino il primato mondiale: in tre minuti ha munto 10,7 chilogrammi di latte (pochissimo in meno, in termini di litri) «cancellando» l'attuale record, quello ufficiale, fissato sul sito guinnessworldrecords appartiene a un allevatore di Saluzzo (Cuneo) che nel maggio 2012 riuscì a mungere 4,5 litri in due minuti.

Facendo una proporzione, Quarteroni, nello stesso tempo, ha munto circa 7 litri. Una vera potenza nelle mani e nelle braccia, quella del giovane allevatore (e universitario in Lettere) di Lenna, che ha fatto strabuzzare gli occhi alle centinaia di persone assiepate attorno al campo-gara. Il concorso si svolge alle 11, ma già da un'ora gli sfidanti sono sul ring, con le loro regine cariche di latte e le mammelle non munte da almeno 15-17 ore. I due principali contendenti, Nicolò, alloro nel 2012, e Alfio , 37 anni di Branzi, vincitore delle precedenti edizioni, sono distanti una ventina di metri. Ognuno col proprio gruppo di fan a incoraggiarli.

Gli altri in gara, tra cui una ragazza, sanno già che di fronte ai due campionissimi, ci sarà poco da fare. Qualche secondo per preparare la mucca e il via. Nicolò si è allenato tutta un'estate. Parla nelle orecchie della sua Giardi, una Bruna alpina (Cattaneo ha una Pezzata rossa), quasi a tranquillizzarla. Ci sono 10 gradi, fa freddo, ma la tensione sale come fosse la finale mondiale dei 100 metri, e scalda i mungitori. Il campionato inizia. Quarteroni, seduto sullo «scagn» donatogli dal padre munge a «brac» (mano aperta, l'altra tecnica è quella a «nodel», col pollice piegato). Unisce
tecnica, velocità, potenza e resistenza, perché dopo due minuti mani e braccia si induriscono tremendamente e, in una persona normale non riuscirebbero neppure più a muoversi. Lui prosegue con una rapidità incredibile, passando da un capezzolo all'altro.

Giardi (del cosiddetto «Bruna alpina team» ' Ferdy) non fa una grinza, abituata alle mani di Nicolò. L'emozione gioca però qualche scherzo. Un po' di latte finisce fuori dal secchio. Alla fine sembra quasi insoddisfatto. «Ero teso, troppo emozionato». Già, nella tranquillità della sua stalla, il giovane allevatore-studente di Lenna arriva a mungere anche 11 litri in tre minuti. Pazienza, la vittoria è assicurata lo stesso, la tensione si scarica e arriva la stretta di mano con il suo sfidante. Anche Alfio ha superato se stesso, con 10 chili di latte. Ma non è bastato. Dietro tutti gli altri, alcuni con distanze abissali. L'applauso finale, le foto col padre Ferdy, titolare dell'omonimo agriturismo di Lenna, i complimenti degli amici e le premiazioni suggellano il campionato.

La sfida acquista ogni anno sempre più importanza e il record di quest'anno non ha fatto che entusiasmare gli organizzatori. Dettisi pronti, per la prossima edizione, a chiamare ufficialmente un giudice del Guinness World Record per omologare il primato. Sfida a colpi di latte sempre più importante. Ma è tutta la Fiera di San Matteo, giunta alla nona edizione, che diventa sempre più grande. E a sancirlo, ieri, è arrivato anche il Parco delle Orobie che, con Fiera San Matteo, ha firmato una convenzione di collaborazione. Oggi a Branzi si replica: ancora folk, cucina, artigianato e formaggi. Per la sfida mondiale di mungitura, invece, appuntamento al 2014.

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di

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