Moio de' Calvi – «Per tutti sarai sempre il sindaco di Moio»: le parole di Paolo Agape, primo cittadino da fine maggio, hanno sottolineato domenica 29 giugno a Moio de' la gratitudine e l'affetto dei cittadini per Davide Calvi, che in oltre 50 anni di attività politica è stato sindaco (per ben 33 anni) e amministratore, ricoprendo anche il ruolo di presidente dell'Assemblea in . La mattinata di festa ha coinvolto l'intera comunità, dipendenti e collaboratori comunali e moltissimi amministratori della che hanno voluto testimoniare a Calvi la propria stima per gli anni di appassionato impegno. La mattinata si è aperta con la Messa nella parrocchiale di San Mattia, celebrata da don Giovanni Algeri, che ha sottolineato come «Davide sia stato esempio di servizio e dedizione.

Non contano la quantità di incarichi o di abitanti, ma Valtorla qualità dell'apporto che ciascuno, in tanti modi, è chiamato a dare alla comunità in cui vive». Oltre ai residenti erano presenti in chiesa molti villeggianti moiesi e una delegazione delle Suore Orsoline di Somasca, che a Moio hanno da decenni una casa estiva. La cerimonia ufficiale si è tenuta nella sala consiliare del vicino municipio, che ha faticato a contenere tutti i presenti. A far da corona al sindaco Agape e ai componenti di Giunta e Consiglio c'erano rappresentanze ufficiali di carabinieri, gruppo , cacciatori Moio – Valnegra, Protezione civile e Associazione frutticoltori Afavb. Tra gli amministratori era presente anche il «decano» , recordman di mandati al Comune di Valtorla ta, fra i primi a congratularsi con il festeggiato.

Nel suo breve saluto il sindaco Paolo Agape ha ricordato «l'unanime sentimento di gratitudine dei moiesi per il fattivo e fedele impegno di Davide ». All'ex primo cittadino è stata consegnata, con dedica, la fascia tricolore originale che indossò al primo incarico da sindaco nel 1976. Calvi ha ringraziato, dicendosi fiero dei risultati raccolti in tanti anni di impegno. «Moio – ha detto – è l'unico dei piccoli paesi di ad aver avuto un significativo aumento di popolazione: a Moio si sta bene». In chiusura non ha però evitato di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. «Non è mio costume nascondermi dietro un dito – ha detto – e quindi devo evidenziare che le belle parole di oggi non collimano con il fatto che in vista delle elezioni si è detto che “il passato deve essere cancellato”. Interpreto, inoltre, la decisione dei nuovi amministratori di sostituire le serrature del municipio all'indomani delle votazioni, come un gesto di sfiducia nei miei confronti che mi ha profondamente rammaricato».

L'Eco di Bergamo