Moio dè Calvi – Una produzione «decollata» quella delle mele in e che in meno di vent'anni è arrivata a produrne oltre 3.000 quintali. Sabato l'Associazione , agricoltori della Valle Brembana ha presentato il «campo scuola» realizzato a Moio de' : qui nel 1993 nacque il sodalizio che nel 2007 assunse veste giuridica con l'approvazione dello statuto. Un'attività intensa quella 'associazione, che ebbe inizialmente la finalità di condividere la comune passione per la frutticoltura, sfruttando terreni incolti. Con il trascorrere degli anni però la «famiglia» è cresciuta ed allargata sul territorio, raggiungendo la ragguardevole soglia di 180 soci produttori di frutta e 130 sostenitori (comunque conduttori di piccoli frutteti), assumendo un ruolo economico significativo, specie in tempi di crisi come questa.

Come detto, il dato della produzione 2011 – in crescita costante negli anni – è di oltre 3.000 quintali (per il 40% consumati dai produttori, il restante 60% destinato al commercio diretto a «km zero») dato da 130 mila piante – all'80% mele «golden» di elevata qualità, tra le più richieste – rinnovate con nuovi innesti acquisiti tramite l'associazione. Calcolando in un euro il valore minimo di un chilogrammo di mele, si può così parlare di un valore complessivo di oltre 300 mila euro.

Assistenza tecnica costante
Ai frutticoltori viene inoltre garantita dall'associazione costante assistenza tecnica con momenti di formazione e pure attraverso sms, per indicazioni specifiche circa la gestione del frutteto. Il clou dell'attività promozionale resta la «Sagra delle mele» che l'anno scorso si era tenuta in ottobre con pieno successo a , così come vengono accolte con curiosità dai consumatori sperimentazioni gastronomiche come il «panettone alle mele» presentato a fine 2011. Ora si al «campo scuola» realizzato su un appezzamento di oltre 1.000 metri quadrati messo a disposizione gratuita da un appassionato frutticoltore di Moio de' Calvi. «Questo campo scuola – spiega il presidente dell'Associazione Davide Calvi – ha una duplice finalità: la prima è didattica per i soci, per tradurre sul campo le lezioni teoriche di potatura. La seconda è formativa e diretta ai giovani della scuola. Inviteremo le scolaresche a visitare il campo per sollecitare in loro attenzione ed interesse per la natura». Dopo la presentazione alle 10 del «campo» ai soci ed autorità, nel pomeriggio di sabato è previsto momento didattico, con un incontro dei soci con un tecnico di settore.

Sergio Tiraboschi – L'Eco di