Sedrina – Far confluire a Sedrina i rifiuti di un bacino d'utenza di almeno diecimila abitanti, in gergo tecnico, la realizzazione di una piazzola di secondo livello. È la proposta del sindaco di Sedrina Agostino Lenisa emersa all'ultimo Consiglio comunale e illustrata ai consiglieri e al pubblico.

Altro centro a Piazza
L'idea, che trova l'appoggio anche della Comunità montana vallare come ha sottolineato il presidente Alberto Mazzoleni, prevede la suddivisione del territorio in due aree, quindi l'istituzione di un centro di raccolta a Piazza Brembana dove far confluire i rifiuti 'alta valle e un secondo centro a Sedrina dove far depositare i rifiuti di , San , e i paesi adiacenti con la Valle . Le due aree di raccolta avrebbero il compito di raggruppare i diversi generi di rifiuti e poi trasportarli negli inceneritori. «In questo modo avremmo la possibilità di ridurre la tariffa che ogni cittadino versa per lo smaltimento dell'immondizia – ha spiegato il sindaco di Sedrina Lenisa –. Infatti si avrebbero minori costi per il trasporto. L'area ipotizzata per l'operazione è, dopo la messa in e il riempimento, la cava Santa Barbara (prossima alla chiusura, ndr)».

«Pattumiera vallare»«Non sarei affatto orgoglioso – ha replicato secco Enzo Galizzi della Lega Nord, dai banchi dell'opposizione – di essere considerato il paese “pattumiera” della valle. Non solo, andremmo a posizionare un centro di raccolta, con tutti i disagi che ne derivano, vicino alle di Sedrina Alta e Cassettone. L'intervento, inoltre, sarebbe svolto da una società del Comune (Scs) e una partecipata (Energia ). I benefici per la comunità sarebbero ridotti». Dello stesso parere il consigliere leghista Silvano Sonzogni: «La cava Santa Barbara non è il luogo adatto per un'attività del genere – ha sottolineato Sonzogni –. Sarebbe pericolante sui diversi fronti rocciosi che la circondano e la messa in sicurezza avrebbe costi eccessivi».

Via libera al bilancio
Secondo l'amministrazione comunale di Sedrina l'operazione trova piena sostenibilità economica, considerando anche il rincaro che l'inceneritore di Dalmine vuole applicare: il 64%. «Secondo una ricerca della Comunità montana – ha aggiunto Lenisa – il 72% della tariffa dell'immondizia è dovuto al costo di trasporto, in questo modo abbatteremmo notevolmente i costi». Durante la seduta è stato approvato anche il bilancio di previsione 2011.

«Non notiamo investimenti, le spese fisse sono alle stelle e il bilancio è ingessato – ha commentato Sonzogni –. Un paese non progredisce senza investimenti». D'altro canto il sindaco ha evidenziato come l'abolizione dell'Ici e la mancata variazione delle tariffe non permettono al Comune di avere un bilancio che consenta investimenti. Otto i voti favorevoli della maggioranza mentre i tre consiglieri della Lega hanno abbandonato l'aula.

Massimo Pesenti – L'Eco di Bergamo