la formazione della ZognesePersonaggi e storie contro la manipolazione genetica. Musiche e balli nelle contrade
Alla fine ecco il «laur», un qualcosa cui neppure si vuol dare un nome per cui, con terminologia assolutamente neutra, si parla di «laur»; ed è una creatura mostruosa frutto di manipolazione genetica. «Vedete cosa può succedere giocando con i geni – è il commento-avvertimento finale della rappresentazione – per cui sarà bene essere prudenti e ascoltare la Chiesa». È la sintesi della mascherata che il gruppo «La mascherada en cuntrada», coordinato da Pier Zani, ha presentato in due contrade di Dossena, con la partecipazione per ciascuna rappresentazione di folti gruppi di contradaioli.

Ol laur l'è nassì mal: questo il titolo della rappresentazione che si è presentata con maschere nuove realizzate dagli attori; la più fantasiosa quella del misterioso «om del bosc» che vive sul monte Gioco, osservando la vita del paese: è comparso sulla scena che era già animata dalle musiche del complessino della mascherata e ha ricordato gli eventi che hanno caratterizzato la vita dossenese dello scorso anno, ovvero il centenario della banda musicale, il premio di poesia vernacola, la fiera zootecnica, lanciando alla fine un messaggio: «Attenzione alle novità più esasperate, a certe ambizioni dell'uomo». Sono entrati così in scena la «Luigia» e «ol Giacobbe», la vecchia e il vecchio che hanno commentato i fatti della vita e problematiche vallari irrisolte tra le quali la «carrettabile» di Valle .

E via così tra lazzi e sghignazzi, fino alla comparsa di un improbabile scienziato che ha voluto manipolare i geni arrivando alla produzione di un mostriciattolo, un essere che si vorrebbe considerare umano ma che di umano ha ben poco. È proprio un brutto «laur» che sarebbe da buttare. Fortunatamente è soltanto una finzione scenica e non si butta nulla. E tutto si conclude in musica e balli sull'aia.

L'Eco di Bergamo

Agriturismo, Bed and Breakfast Dossena
Fotografie immagini di Dossena
Escursioni sui sentieri di Dossena