C'è attesa tra i lavoratori della per l'adunanza dei creditori convocata per domani, giovedì 7 febbraio, dal Tribunale di . L'obiettivo è l'omologazione del concordato preventivo, anche se – come dicono i sindacati – potrebbe trattarsi di una riunione non conclusiva, che richiederebbe cioè ulteriori passaggi tecnici. In ogni caso l'omologazione è vista come un «passo fondamentale», come dice Fulvio Bolis, segretario della Filtea-Cgil, «per evitare il fallimento», e dunque per aprire la trattativa con la proprietà sugli esuberi (180-200 nello stabilimento di Zogno).

«Speriamo che giovedì sia la volta buona – aggiunge , della segreteria -Cisl – i tempi si sono dilatati fin troppo. Non dimentichiamo che oggi siamo ancora sull'orlo del baratro». Intanto ieri l'assemblea dei lavoratori ha preso in esame il trasferimento, scattato il 1° febbraio, di sei lavoratori da Zogno (dove gli occupati sono 480) allo stabilimento di (100 dipendenti). Aperta anche la procedura di mobilità volontaria come strumento di ricollocazione per una trentina di lavoratori a Zogno. Per i contratti di solidarietà a Zogno, scaduti l'8 gennaio, è stata chiesta la prosecuzione per altri 12 mesi.

L'Eco di Bergamo

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