Con profonda commozione Basilio Gervasoni, classe 1917, ha ricevuto dall'Associazione combattenti e reduci un riconoscimento per ricordare i suoi anni spesi al fronte, durante la guerra, e per festeggiare la sua lunga vita che ha tagliato il traguardo dei novant'anni. Basilio, dopo il servizio militare in provincia di Torino, ha combattuto sul Monte Bianco, poi nel 1941 ha raggiunto l'Albania e nel 1942 è partito per la Russia. Lì ha vissuto lo strazio del combattimento di , vedendo morire sul campo tanti amici del paese. Le ferite riportate nella guerra gli hanno causato il congelamento di un piede, con la conseguente parziale amputazione. La premiazione è avvenuta davanti al monumento ai Caduti, durante la cerimonia di commemorazione del 4 Novembre a . A festeggiare nonno Basilio sono stati anche i bambini del paese che hanno arricchito con la loro partecipazione la giornata di festa 'Unità nazionale.

Dopo la Messa nella chiesa parrocchiale, il corteo ha raggiunto il monumento per la deposizione della corona d'alloro, sulle note dell'inno d'Italia. Il parroco don Renato Villa ha sottolineato il valore della pace. «Il gesto eroico dei nostri Caduti è una cosa che fatichiamo a comprendere – ha detto – e le guerre nel mondo non si placano. La violenza crea solo altra violenza e miseria. Il nostro impegno sia quello di cambiare il cuore verso la concordia e la pace».

I bambini hanno letto una riflessione, ricordando le guerre che ancora feriscono molti Paesi, esprimendo l'auspicio di dialogo e di tolleranza ed esprimendo il loro desiderio di pace. Gli alunni della scuola primaria di Roncobello, insieme alle loro insegnanti, hanno poi eseguito una canzone sul tema della fratellanza e al termine hanno liberato decine di palloncini colorati verso il cielo.

– L'Eco di