Luciano Ravasio L'antico sagrato, un balcone che si affaccia sui monti, di un'antichissima chiesa, le stelle cadenti a solcare il buio della notte, la poesia nell'espressione linguistica dialettale «che si usa – dice Bortolo Belotti in un suo notissimo distico rigorosamente in dialetto – quando si soffre e si gioisce, quando si loda o si rimprovera» per dire che è lingua genuina che viene direttamente dal cuore: sono gli ingredienti della serata proposta domani a Dossena per la conclusione del concorso di poesia vernacola promosso 22 anni fa dal pittore e poeta Filippo Alcaini (prematuramente scomparso, cui il premio fu poi dedicato) che di tale magia seppe cogliere e trasmettere il fascino profondo.

Ed è questa magia fatta di natura e di poesia che sicuramente fa del Premio Dossena un unicum in proposito dell'estate bergamasca. La manifestazione è proposta dal Comune che per l'organizzazione si avvale della collaborazione della Pro loco.

La giuria tecnica presieduta da e dal segretario Antonio Cernuschi ha già proceduto alla selezione delle cinque poesie finaliste (scelte su 68 poesie, scritte da 33 autori) che domani sera saranno votate dalla giuria popolare; la somma dei voti delle due giurie darà il risultato finale. La serata si aprirà con la declamazione delle poesie finaliste, quindi si proseguirà con la votazione popolare e la proclamazione della classifica finale e la consegna dei premi. A far da sottofondo e intermezzo della serata ci saranno le esecuzioni musicali di Luciano Ravasio, un tocco in più per la magia di questo momento dell'estate .

Sergio Tiraboschi – L'Eco di Bergamo

Agriturismo, Bed and Breakfast Dossena
Fotografie immagini di Dossena
Escursioni sui sentieri di Dossena