Un assestamento di Bilancio che è una bella scossa per i conti di Via . La previsione del 2010 varia infatti di 43 milioni di euro, «asciugando il Piano delle opere pubbliche», per le opposizioni; «rispettando il Patto di stabilità e portando a casa la variante di » per la maggioranza. A presentare la situazione finanziaria ci pensa il titolare del Bilancio Mario Gandolfi: «Ci sono 2,7 milioni in meno di entrate tributarie (1,4 per l'addizionale Enel e 1,3 per le tasse automobilistiche, di pari passo con la crisi del mercato dell'auto) e 21,5 milioni in meno per mancate alienazioni».

Che comprendono il flop della vendita delle azioni dell'autostrada Serenissima, nonché «l'area di Borgo Palazzo, un immobile di Lovere e diverse cantoniere, non ancora messe sul mercato non per mancanza di richieste ma perché si sono allungati i tempi delle procedure di indizioni delle gare. Contiamo di concludere la partita per il 2011». Sul fronte degli investimenti, la modifica maggiore riguarda la variante di Zogno, che da 61 milioni di euro passa a 43,6 per il ribasso d'asta. Spiega Gandolfi: «36 milioni li mette la Regione; 7,2 la Provincia, di cui 1,4 già finanziati nell'esercizio precedente; il resto tra avanzo di amministrazione e l'incasso dalla vendita dell'ex caserma di Via Masone».

Botta e risposta
Ma per Pd (Franco Cornolti e Filippo Simonetti) e Lista Bettoni (Vittorio ) – che votano contro – «così di fatto si svuota il Pop e si certifica il fallimento del Bilancio di previsione, sovrastimato e poco veritiero». Una ventina le opere stralciate dal Piano delle opere pubbliche, 14 di viabilità (tra le quali, segnala Guido Giudici dell'Udc, l'allargamento della per l'ospedale di Piario per 500 mila euro) e sei di edilizia scolastica, che di fatto «sgonfiano» il Bilancio di previsione da 358 milioni di euro a 327 milioni. «Nessuno mette in dubbio l'importanza della variante di Zogno – sostengono Simonetti e Milesi – ma il governo nazionale e regionale ci hanno traditi, tagliando i fondi. Auguriamoci che nella sua realizzazione non ci siano sorprese, che ricadano con ulteriori sulla Provincia». Ma il presidente (sostenuto da Lega e Pdl) rivendica con orgoglio «di aver privato la Bergamasca di alcuni interventi stradali per fare la variante di Zogno, valutata da me, dalla Giunta e dai consiglieri di maggioranza come l'opera più importante per la provincia e il rilancio della Valle Brembana.

Quando si governa bisogna prendere delle decisioni, e sono onorato di aver preso questa anche di fronte ad alcuni imbonitori che per anni hanno detto “si farà” e invece è rimasto tutto fermo». Pirovano cita anche «i 5 milioni ricavati dalla vendita dell'immobile di via Masone, su cui abbiamo spinto molto e il milione e 700 mila euro portato a casa da Roma per le scuole». E annuncia inoltre che «il pacchetto delle azioni Serenissima, del valore di 28 milioni di euro, verranno usati solo per le opere sul territorio, non più per costituire società che poi si rivelano solo un debito».

Benedetta Ravizza – L'Eco di Bergamo