Costa Serina – La loro vita insieme l'hanno trascorsa tutta in Francia ma la Valle , dove sono nati e si sono conosciuti, ha sempre avuto un posto speciale nel loro cuore, e ogni estate non mancano di tornare per un periodo di vacanza. Così Giovanni e Natalina , 85 anni lui e 83 anni lei, hanno voluto festeggiare due volte il traguardo del 60° anniversario di matrimonio: il 21 gennaio, giorno della ricorrenza, nella loro casa d'Oltralpe assieme ai quattro figli (i Roger e Robert, Nicole e Lydia), ai nove nipoti e ai sei pronipoti, e ora che sono in vacanza a Tagliata di Costa – paese di cui è originaria Natalina – una seconda volta assieme ai numerosi nipoti bergamaschi.


Una vita da emigranti, quella dei coniugi Cavagna, caratterizzata da molti sacrifici, «ma alla fine – raccontano – ci siamo adattati e ci siamo trovati bene, perché in Francia c'era lavoro e perché lì sono nati e cresciuti i nostri figli». Il loro incontro è avvenuto casualmente. Giovanni, originario di Frerola di , era appena tornato dalla Germania dove era stato anche fatto prigioniero, e stava prendendo l'autobus per andare a a fare delle commissioni. Anche Natalina, che faceva la domestica in casa di alcune famiglie benestanti e in quel periodo stava lavorando in città, aveva preso lo stesso pullman. «Nevicava forte – ricorda lei – e sul pullman abbiamo cominciato a parlare: “Da dove vieni?”, mi ha chiesto. E io: “Dalla Tagliata”. “Ma come – mi ha risposto – alla Tagliata ci sono anche le ragazze?”. Arrivati a Bergamo mi ha offerto la colazione e mi ha chiesto se potevo lasciargli il mio indirizzo. Così è nato il nostro amore, anche se per i primi tempi siamo rimasti lontani». Lei a Ginevra a lavorare per una famiglia e Giovanni in Alta Savoia. «Il lavoro in valle non c'era – racconta lui – mentre in Francia cercavano personale. Ho fatto vari lavori, ho anche scavato i tunnel che portavano acqua alle centrali elettriche e appena avevo tempo libero prendevo il treno e andavo da Natalina a Ginevra».

Il 21 gennaio 1950 si sposarono a ma dopo pochi mesi partirono per la Francia, a Saint Claude, dove nacquero i loro quattro figli. Dopo 11 anni si trasferirono a Cluses, dove costruirono la loro casa e dove tutt'ora vivono. Un legame saldo, quello dei coniugi Cavagna. «Abbiamo entrambi il nostro caratterino – ammette Natalina – però ci siamo sempre rispettati e le decisioni le abbiamo sempre prese insieme».

Stefano Bani – L'Eco di Bergamo